Storia di Roma di Ettore Pais
critica della prima guerra sannitica.
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credere che la colonia latina di Cales fu costituita ai danni di quest'ultimo popolo ed anzi sul territorio della limitrofa Teano. (*)
Nel reale svolgimento delle relazioni internazionali con i Campani, i Sanniti, i Sidicini e gli Aurunci vi dovettero essere varie fasi che anche assai spesso dal lato cronologico furono narrate con fini e tendenze diverse e che non siamo più in grado di ristabilire. Certo la tradizione suppone avvenuto in brevissimo corso di tempo ciò che essa stessa, mentre per un lato assegna ad un periodo anteriore, (•) dall'altro riconosce essersi compiuto almeno un decennio dopo (verso il 323 a. C.) À noi riesce quindi inesplicabile ed incomprensibile dal lato militare e politico l'unico racconto che possediamo di tali fatti. Ciò, oltre che dalle cose sin qui dette, appare dalla pur strana narrazione delle due spedizioni fatte dai Romani nel 343 e nel 340 contro i Sanniti, i quali, in modo interamente contradittorio, ma che la tradizione tenta vanamente di rendere logico, rispetto alle contese con Capua e con i Sidicini, sono rappresentati ora come alleati sinceri, ora come nemici di Roma. (3) Così la storia dell'esercito romano che nel 343 guidato dal console Aulo Cornelio Cosso si trova in pericolo presso Saticula (S. Agata dei Goti), in una regione non molto lungi da Caudio, ed il racconto dell'atto eroico del tribuno P. Decio, che lo trae a salvamento dal mal passo, se da un lato hanno l'aspetto di un'anticipazione del noto episodio delle forche Caudine, episodio che durante le guerre sannitiche ricompare più volte e sotto forme diverse, (4) dall'altro ricordano due somiglianti racconti, riferiti del pari a proposito della successiva, e nel fondo storica lotta contro i Sanniti. Nel 322 a. C. infatti il medesimo Aulo Cornelio Cosso fatto dittatore si trova in grande imbarazzo; il salvatore dell'esercito è ilC) Liv. XXVI, 9; cfr. s. p. 211, n. 1.
(*) V. s. p. Ili sgg.; 121 sgg.; 125 sgg.
(3) Livio, infatti discorrendo della battaglia del Veseris, ossia di Suessa, ad a. 340 a. C., dopo aver detto Vili, 10, 7: * Samnites quoque sub radicibus montis procul instructi praebuere terrorein Latinis „ aggiunge ih. 11, 2: u Ro-manis post proeliuni demum factum Samnites venisse subsidio, espectato eventu pugnae, apud quosdam auctores invenio „; cfr. Dion. Hal. XV, 4; 8.
(4) V. oltre al cap. sg.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (296/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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