Storia di Roma di Ettore Pais

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      258 cap. vii. - dall'intervento romano nella campania etc.
      appunto rammentare le parole che il suo antenato T. Manlio avrebbe pronunciato contro L. Annio di Setia. (l)
      Anche quanto è riferito intorno alla fiera punizione del giovine Manlio, vincitore del tuscolano Mecio e fatto uccidere dal padre, ossia dal severo console del 340, non è che un episodio tolto dalle storiche vicende di quel medesimo T. Manlio del 216, al quale venne dato quel cognome di Imperioso, che fu pure anticipato a proposito del vincitore della battaglia di Suessa. (*) La storia del duello di Manlio, a parte minori circostanze, si collega del resto con notizie di valore assai dubbio intorno al riordinamento dell'esercito romano. Tali notizie, lo vedremo a suo luogo, tentano occultare la reale trasformazione degli ordinamenti militari, da quel periodo in cui Roma combatteva nell'esercito della lega latina come semplice confederata, a quello in cui, diventata lo Stato predominante, si aggiunse le forze degli antichi alleati divenuti ormai suoi subordinati. (3)
      Molto di falso od erroneo v'è pure in quanto è raccontato intorno al luogo in cui T. Manlio avrebbe superato i Latini. La battaglia del 340 a. C., stando agli annali romani, si sarebbe infatti combattuta presso Yeseris, non lungi dalle radici del Vesuvio; ad essa sarebbe succeduta una seconda vittoria romana presso Tri-fano. Considerando però che Diodoro sa di una sola vittoria presso Suessa, che i fuggiaschi Latini, dopo la prima sconfitta, riparano a Menturne ed a Vescia, ossia in località poste proprio accanto a Trifano, appare chiaro che gli antichi confusero il monte Vescino con il Vesuvio e sdoppiarono l'unica battaglia nella quale i Latini ed i Campani furono superati. (4) Che l'errore sia assai antico, al
      (1) Livio, XXIII, 22, dopo aver esposta la proposta di Sp. Carvilio dice: u et cum fremitila indignantium tota curia esset, et praecipue T. Manlium esse etiani nunc eius stirpis virum diceret, ex qua quondam in Capitolio consul mi-natus esset Latinum, quem in curia vidisset, eum sua manu se interfecturnm cet. „ ; cfr. Liv. Vili, 5, e la nota precedente.
      (2) Zonar. VII, 26; IX, 5 extr. Cfr. s. p. 153.
      (8) Sugli ordinamenti militari v. oltre al cap. X. Intorno al tuscolano Gemino Mecio v. oltre.
      (4) Che le battaglie di Suessa o Yeseris e di Trifanuin (località posta u inter


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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