Storia di Roma di Ettore Pais
268 cap, vii. - dall'intervento romano nella campania etc.
complesso è evidente che abbiamomi racconto in cui traspariscono fra l'altro le traccie di annalisti difensori del vecchio patriciato, miranti a glorificare la fedeltà del senato romano verso gli alleati salvati dalle avide mire dei plebei. L'identico fenomeno avemmo già occasione di notare a proposito della duplice narrazione della rivoluzione di Ardea e dell'intervento romano (444 a. C.)
I più antichi scrittori nulla sapevano di una rivoluzione militare nel 342 a. C. Ma se questa non è autentica, soprattutto rispetto alla cronologia ed alla pseudo dittatura di M. Valerio, non ne deriva che siano attendibili le notizie di quegli annalisti che raccontavano la sedizione civile di questo medesimo anno. Un complesso di circostanze ci consiglia invece di essere assai cauti anche di fronte a codesta più vetusta versione. In C. Manlio sorpreso di notte nel Campidoglio in casa sua, vale a dire sul colle Capitolino, ove i Manli avevano la loro dimora, è agevole riconoscere quei tratti caratteristici che avemmo di già occasione di ritrovare nella leggenda di M. Manlio Capitolino. Anche a proposito di costui si diceva che pur di notte, in casa sua, avrebbe congiurato con i capi del partito plebeo. (') Anche rispetto a M. Manlio, detto " parens „ o u pa-tronus plebis, „ (*) un'antica versione sapeva di un assedio nel Campidoglio durante il quale egli, come già Appio Erdonio, avrebbe chiamati alla riscossa gli schiavi ed i plebei oberati di debiti. (3) A primosenatori: " ne suuin honorem pluris facerent quam concordiam civitatis aesti-marent „ Liv. VII, 41, 7, genera ad ogni modo il ragionevole sospetto che Livio in questo punto dipenda da annali che si fossero fatti eco delle pretese dei Saloni, una gente plebea di origine recente, che agli onori curuli giunse tardi e di rado (ossia non prima del 111 secolo, Liv. XXXIV, 45; XXXV, 10; XL1I, 4)
ma che le sue gesta faceva risalire almeno sino alla metà del IV secolo.
*
f1) E ovvio confrontare Livio, VI, 18, 3: u advocata donium (cioè nel Campidoglio, cfr. ib. 20, 13) plebe cum principibus novandarnm rerum interdiu noctuque Consilia agitat con Liv. VII, 24, 4: tt in aedis C. Manli nocte impe-tum factum eumque a coniuratis comprehensum cet. „
H Liv. VI, 14, 5: u parens plebis Roinanae „; u patronus „ Auct. d. vir. ili. 24. 4.
(3) Zonàr. VII, 24; cfr. s. p. 70, n. 3. Con ciò va forse messa in rapporto la circostanza che del 14 lucus Petelinns „ si fa solo menzione a proposito del processo di M. Manlio Capitolino, Liv. VI, 20, 11, e della nostra sedizione del 342,
| |
Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
|
Pagina (315/795)
|
da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Ardea Valerio Manlio Campidoglio Capitolino Manli Manlio Capitolino Manlio Campidoglio Appio Erdonio Liv Livio Saloni Liv Livio Campidoglio Consilia Liv Manli Liv Roinanae Auct Zonàr Petelinns Manlio Capitolino Liv
|