Storia di Roma di Ettore Pais

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      292 CAP. VII. - DALL'INTERVENTO ROMANO NELLA CAMPANIA ETC.
      Nella tradizione di Livio, che in fondo è quella di Varrone e di Cicerone, l'importanza della legge Petelia-Papiria fu deliberatamente esagerata, quasi che avesse recato vantaggio a tutta quanta la plebe, abrogando le feroci disposizioni relative al " nexum „. Non è pertanto diffìcile riconoscere in ciò l'efficacia di quelle stesse fonti democratiche, che alle mitiche età dei re assegnarono tanto il contenuto della stessa " lex Poetelia „ di cui qui discorriamo, (') quanto le varie riforme conseguite dopo le lunghe e laboriose lotte del II secolo. Fingendo le pseudo vicende dei primi decenni della repubblica, gli annalisti romani rappresentavano la plebe armata di tutti quei diritti per cui diventò oltrepotente dopo la seconda guerra punica. Nel modo con il quale essi parlano della legge Petelia, attribuita alla metà del IV secolo, legge che avrebbe segnato, così si diceva, un novello principio della libertà della plebe, (2) pare si possano riconoscere le tendenze politiche di quegli scrittori, i quali, scrivendo in tempi in cui il proletariato mirava a dare l'assalto al potere ed a toglierlo per via di rivoluzione al u popolo grasso, „ trasferirono all'età più vetuste riforme e pensieri che erano nel programma dei radicali dell'età dei Gracchi e dei Papiri Carboni, vale a dire dei tribuni del II e del I secolo a. C.
      Dal lato storico e cronologico sono altrettanto gravi le inesattezze che si notano a proposito delle città punite o premiate dopo la grande guerra latina del 340-338. Non v'è motivo di dubitare che dopo la vittoria finale, i Romani abbiano ad es. accordata la cittadinanza senza il possesso completo dei diritti politicicondo una redazione originaria simile a quella della leggenda di Ardea, era fatto appunto in base a tali inique tavole, che si dicono poi abrogate, Cic. d. r. p. II, 37, 63. Cfr. s. parte I, p. 552 sgg. A quanto ivi fu già detto circa il rapporto dei u decemviri legibus scribundis „ e di Verginia con i a decemviri stlitibus iudi-candis „ ed i processi sulle cause liberali, va aggiunto quanto nota Cic. de domo, 29, 78, dove in via di eccezioue ammette una ripresa di processo non ostante la * res iudicata „ contro un ingiusto giudizio dei * decemviri stlitibus indi-candis „ nelle cause di libertà.
      0) V. s. p. 286-287, n. 1.
      (2) Liv. Vili, 28, 1: * eo anno plebei Romanae velut aliud initium libertatis factum est, quod necti desierunt „.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Livio Varrone Cicerone Petelia-Papiria Poetelia Petelia Gracchi Papiri Carboni Romani Ardea Cic Verginia Cic Liv Romanae Papiria Cfr