Storia di Roma di Ettore Pais

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      INTORNO ALLE RELAZIONI CON LUCERIA E CON GLI APULI. 303
      l'estensione dell'orizzonte politico di allora. Solo qualche tempo dopo i Romani vengono in stretti rapporti con le genti della Lucania. (') Tali notizie sono un poco più chiare ove, oltre a due distinte redazioni cronologiche di uno stesso fatto, si riconosca che, anziché dei veri e propri Lucani, si intende parlare degli abitatori dell'apula Luceria, che sono appunto ricordati accanto agli Àpuli. Secondo un computo diverso da quello di Diodoro e di Livio, anziché verso il 314, Luceria diventò colonia romana sino dal 325 a. C. (-) Vi fu pertanto una duplice redazione su Luceria rispondente alla doppia data di molti degli avvenimenti fin qui ricordati, ed a seconda di codeste diverse redazioni Luceria sino dal 325 a. C. sarebbe divenuta socia ovvero soggetta. Così si attribuì a due anni diversi la deduzione di Sora, che con assurda anticipazione si reputa colonizzata sino dal 344, vale a dire dall'anno anteriore all'intervento
      (l) Liv. IX, 20 ad a. 317 a. C.
      O Che gli abitanti di Luceria fossero i Lucani dell'Apulia risulta chiaramente da Plinio, XH. Ili, 104: * Apulorum genera tria, Teani a duce e Grais Lucani subacti a Calchante, quae mine loca tenent Atinates „ sebbene si aggiunga subito : u Daunioruin praeter supra dieta coloniae Luceria, Yenusia cet., „ dove manca l'indicazione della terza stirpe. Luceria è da Plinio giustamente detta colonia della Daunia (cfr. Polyb. Ili, 88, 5). tuttavia, poco prima, egli pone Luceria al di là fuori del confine della Daunia, dacché afferma: u amnis Cerbalus Dau-niorum finis „ ib. 103. Plinio adunque, non solo fonde assieme dati amministrativi della età romana con notizie di indole storico-antiquaria, ma ha presenti, qui come altrove, due circoscrizioni territoriali diverse.
      Ammesso che Livio, ove parla dei Lucani nel 330 e nel 326 intenda dire degli abitanti di Lucerà si comprende perchè in quest'ultimo anno, discorrendo della immediata defezione dei Lucani accenni ad inganni da parte dei Tarantini, Liv. Vili, 27, 11 (cfr. Claud. Quadrig. apd Gell. XA. VI, 11, 7) i quali ricompaiono infatti nella storia della presa di Luceria, Liv. IX, 14 ad a. 320. Nè va poi taciuto che se Livio, IX, 26, 4, come Diodoro, XIX, 72, fissa la colonia di Luceria al 314, dichiara che prima ancora del 221 i Lucerini erano soci buonie fedeli, IX, 2, 5 (così Livio, VIII, 24, 15 dice colonia Sora, mentre Diodoro, XX,
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      80, cfr. XIX, 4, la fa alleata, cfr. n. sg.) E quindi più che probabile che anche nelle fonti di Livio vi fosse una redazione simile a quella seguita da Vel-leio, I, 14, 4, il quale fissa la deduzione di Luceria sette anni dopo la censura di Sp. Postumio e Q. Poblilio Filone, vale a dire nel 325 a. C.
      Se di già in Claudio Quadrigario, come in Livio (cfr. Dion. Hal. XVII, 1;, lo scambio fra Lucani e gli abitatori di Luceria fosse più o meno incosciente non abbiamo, credo, modo di risolvere con sicurezza.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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