Storia di Roma di Ettore Pais
306 CAP. VII. - DALL INTERVENTO ROMANO NELLA CAMPANIA ETCsarebbero strani, ove fosse vero il racconto che affermava Capua soggetta sino dal 343, e che diceva pure sottoposto a Roma il paese dei Sidicini, degli Aurunci, dei Formiani e dei Fondani. Il
conoscitori della lingua latina (cioxs xoòg aovsxwxaxoog svia eg sTuoxàasog
Sisoxptvsiv) e si pensi (ciò che è riconosciuto generalmente anche da chi crede al valore dei Fasti di codesta età) essere impossibile che nel più antico trattato fosse detto che era stato stipulato il primo anno della repubblica, essendo consoli lunio Bruto e M. Orazio (xoùg Tipcóxoog xaxaaxafrévxag ÓTcàxoog) risulta quasi certo che codesta interpretazione di bizr^ooi a Polibio venne suggerita da quegli stessi interpreti romani, che lo trassero in inganno dicendogli che il documento era del primo anno della repubblica. Ove poi la parola ÓTnqxoot non contenga una deliberata infedeltà di traduzione, va interpretata nel senso vago e generale in cui è usata da Dionisio, XX, 11, nel passo in cui, parlando dei popoli che combatterono dalla parte dei Romani contro Pirro, ricorda fra gli fmYjxooi i Marsì, gli Umbri, i Peligni, ossia genti che mantennero anche in seguito la loro indipendenza, e che appartenevano già d'allora alla categoria dei popoli federati.
Che le città latine ricordate in codesto primo trattato fossero federate risulta da quanto ci è detto da Liv. Vili, 11, 16, rispetto a Lamento, dal fatto che Circei continuò ad essere colonia Latina, ossia città federata, e da ciò che Anzio non pare sia divenuta colonia romana prima del 313 a. C., v. s. p. 240 sgg. Ciò riconosciuto, si comprende come da un lato i Romani parlino per se ed i loro confederati, dall'altro i Cartaginesi stipulino un trattato nell'interesse loro e dei propri (inquanto alla menzione dei Tùpioi accetto l'emendazione delPHiRSCHFELD, nel rhein.
Museum, LI (1896), p. 475 sgg., che corregge il testo in xùpto».).
Sono oltremodo degne di nota le parole ,irfi* aXXov pTjSéva Aocxévgdv, e poco sotto: cfpoupiov (ri] èvoixo5o,j,e£xtoaav sv x-yj AaxÉvfl, e nel secondo trattato 23, 5: sav 5è KapxvjSóvioi XajJcoaiv sv zfi Aaxivig ndXiv, dalle quali appare che i Romani fanno parola solo del Lazio e non accennano a regioni a nord del Tevere ed a sud di Circei e Tarracina. Ciò è confermato dal commento di Polibio, III, 23, 6, ove nota che i Cartaginesi discorrono della Libia, di parte della Sicilia e della Sardegna ossia dei paesi che considerano propri, mentre i Romani parlano del solo Lazio e tacciono sulle regioni limitrofe su cui non avevano autorità: ójiGÉoag Ss xai "Posalo;, rcspt xvjg Aaxivyjg X^PaC rcoioOvrai Tàg ai)v3"yjxag, xyjg Ss XoiTtvJg 'IxaXiag o!i ,j,vy),iovsóo'jai Sia xò jry] tutcxsiv u^ò xy]v aòx&v ègooaCocv 23, 6. E questo è ripetuto nel commento del secondo trattato, 24, 16.
Che nel Lazio vi fossero più città le quali non riconoscessero la supremazia di Roma è attestato così nel primo trattato (ove si suppone il caso che i Cartaginesi prendano una città fra quelle jjly] a)ovj utojxooi, 22, 12, e da doversi al caso consegnare ai Romani) come nel secondo (dove non solo si dice ciò, 24, 5, ma per giunta si accenna a quelle città che con Roma non avevano trattati scritti, ma che erano affatto indipendenti da lei: Tipóg o;3g eipVjvyj jisv saxiv syypa^xog TcojJtaÉotg, jjltj 5iioxaxxa)vxat, Ss n aòxocg). Insomma nel Lazio, ancora al tempo del secondo trattato, v'erano le seguenti categorie di città.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (353/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Capua Roma Sidicini Aurunci Formiani Fondani Tuoxàasog Fasti Bruto Orazio Tipcóxoog Tcàxoog Polibio Tnqxoot Dionisio Romani Pirro Yjxooi Marsì Umbri Peligni Liv Lamento Circei Latina Anzio Romani Cartaginesi Tùpioi XXov TjSéva Aocxévgdv AaxÉvfl KapxvjSóvioi XajJcoaiv Aaxivig Xiv Romani Lazio Tevere Circei Tarracina Polibio Cartaginesi Libia Sicilia Sardegna Romani Lazio GÉoag Ss Aaxivyjg X Ovrai Tàg Ss XoiTtvJg IxaXiag Sia Cocv Lazio Roma Cartaginesi Romani Roma Tipóg Vjvyj TcojJtaÉotg Lazio Ove Vili
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