Storia di Roma di Ettore Pais
314 CAP. VII. - DALL'INTERVENTO ROMANO NELLA CAMPANIA ETC.
dentemente in tale qualità di edile, avendo punito un certo numero di matrone ree di stupro, con il provento di quel denaro edificò un tempio in onore di Venere presso il Circo Massimo. (!) Che ci fosse confusione tra gli anni 299 e 295, fra Fabio ed il figlio di lui, risulta dalle dichiarazioni di quegli annalisti, che negavano il consolato o l'edilità di Fabio nel 295 a. C. E appare anche da ciò che, secondo un'altra versione, codesto tempio di Venere sarebbe stato innalzato qualche anno dopo (291 a. C.) da un Fabio cousole e non edile, ed in seguito a felici imprese contro i Sanniti. (*) Queste incertezze sono accresciute dalle circostanze che per il 291, in cui Q. Fabio sarebbe stato proconsole, vi sarebbe stata quella pestilenza per cui a Roma fu importato il culto di Escu-lapio, (3) e che nel 268 a. C., essendo costui console per la seconda volta, vi fu di nuovo una assai grave epidemia che, con il mietere in modo particolare le puerpere ed i loro feti, minacciò la stessa esistenza dello Stato. (4)
(') Liv. X, 9, 11: u id ne prò certo ponerem vetustior annalium auctor Piso effeeit, qui eo anno aediles curules fuisse tradit C. Domitium Gii. F. Cai-vinuni et Sp. Carvilium Q. f. Maximum, id credo cognomen errorem in aedilibus fecisse secutamque fabulam mixtam ex aediliciis et consularibus comitiis con-venientem errori „ ; cfr. X, 11, 9; e X, 31, 9: u eo anno Q. Fabius Gurges, con-sulis filius, aliquot matronas ad populnm stupri damnatas pecunia multavit, ex quo multaticio aere Yeneris aedem, quae prope Circum est, faciendam curavit „. L'attento confronto di quanto Livio dice in questi passi circa la contraddittoria versione degli annalisti, l'esplicita dichiarazione che Fabio avrebbe rinunziato al consolato del 299, la menzione dei provvedimenti che avrebbe preso come edile curule, per chi conosca il modo con cui furono compilati i Fasti e la cronologia di quest'età e tenga presente la storia di Fabio Cunctator, v. al cap. sg., provano l'esistenza di una redazione che un Fabio faceva console nel 299, e mostrano che le magistrature dei medesimi Fabì, da taluni erano attribuite a questo anno da altri al 295. Sul che v. dimostrazioni ancora più chiare ai cap. sgg. e nel volume di complemento.
(2) [Serv.] ad Aen. I, 720: u post peractum bellum Samniticum, „ dunque dopo il 291 a. C., in cui Fabio Gurgite come proconsole combattè contro i Sanniti.
(3) Liv, ep. XI.
(4) Oros. IV, 2: u omnes tum praecipue mulieres pecudesque corripiens necatis in utero fetis futura prole vacuabat, et immaturis partubus cum periculo matrum extorti abortus proiciebantur, adeo ut defectura sucessio____credereturSul proconsolato del 291 v. al cap. sg.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (361/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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