Storia di Roma di Ettore Pais

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      322 CAP. VII. - DALL'INTERVENTO ROMANO NELLA CAMPANIA ETC.
      Fenectani e di Astura, fissarono al tempo di Tarquinio o dopo la vittoria del lago Kegillo nell'agro Tuscolano, vale a dire nel luogo in cui nell'età più antica solevano radunarsi le forze dei soci della confederazione Latina. (*)
      Ma non solo alcuni dei singoli fatti particolari attribuiti al secolo IV a. C. di cui qui discorriamo, appariscono essere stati anticipati, poiché tutto quanto il complesso degli avvenimenti assegnati al principio del V secolo si rivela come una stereotipata riproduzione di ciò che reagente succedette fra il 389 ed il 306 a. C. Ad una guerra contro gli Etruschi di Veio e di Tarquinì, ad un'invasione da Chiusi nel V secolo tien dietro una lotta contro i Latini, i Volsci, gli Aurunci, gli Ernici, allo stesso modo che all'invasione da Chiusi dei Galli, al principio del IV, succedono le varie lotte contro i Latini, gli Aurunci, i Volsci di Anzio, i Latini e gli Ernici. La guerra contro Tarquinì verso il 356 (per lasciar da parte le mitiche lotte contro gli Etruschi del tempo di Anco Marcio) è anticipata ad es. nell'episodio dei Fabì al Cremerà, (2) gli alleati Volsci che avrebbero dovuto prender parte alla battaglia del lago Regillo, mancano ai patti allo stesso modo con cui i Sanniti vengon meno alla promessa durante quella combattuta presso Suessa. (3) Sarebbe agevole notare molti altri parallelismi rispetto agli avvenimenti esterni; ma è più opportuno constatare come essi si ripresentino con altrettanta precisione per ciò che si riferisce alle interne vicende.
      Alle vittorie del 499 o dal 496 contro i Latini e gli Ausoni della Campania, al u foedus „ stipulato con i Latini, succedono infatti la prima secessione della plebe e la rivolta di Coriolano, cosi come alle campagne del 345 e del 340-338 contro gli Aurunci i Campani ed i Latini, tengono dietro la grande ribellione militare o civile del 342, la legge che avrebbe vietata l'usura e finalmente
      (*) Liv. Ili, 20, 4. Su ciò v. oltre in questo capitolo.
      (2) V. s. parte I, p. 6, 307, n. 2; 515 sg.; cfr. anche s. p. 22; 31, n. 2.
      (3) Il confronto di Dion. Hal. VI, 15 con XV, 8; Liv. Vili, 11, non lascia dubbio in proposito. La versione secondo cui i Sanniti si tennero alle radici del Monte, Liv. VII, IO, 7 parrebbe poi contenere un tratto che figura anche nel mito di Mezio Fufezio, Liv. I, 27, 5.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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