Storia di Roma di Ettore Pais

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      LE VICENDE DEL IV SECOLO TRASFERITE AL V.
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      l'abolizione dei " nexi „. E come il tempestoso tribunato di un Genucio nel 476 e nel 473 è seguito da quelli di Publilio Volerone nel 472-471 a. C., così ai plebisciti del tribuno Genucio dell'anno 342, nel 339 succede la dittatura popolare di Publilio Filone, le cui leggi, come già osservammo, con quelle di Publilio Volerone hanno punti essenziali di contatto. (*)
      Quest'ultimi particolari ci insegnano che tali riscontri non sono casuali. Che non siano fortuiti dimostra ancor più la circostanza seguente: Nell'anno successivo al tribunato di Publilio Volerone, il console T. Emilio per dar sfogo alle ire del padre, che come console era stato frustrato nella speranza del trionfo, insieme a lui favorisce l'approvazione di leggi democratiche (470 a. C.) L'identico racconto è ripetuto per il 339 a. C. in cui il console L. Emilio offeso dal senato per un'identica ragione crea dittatore il collega Publilio Filone, il quale propose appunto quelle leggi, che come anche teste ripetemmo, si rassomigliano per vari lati alle rogazioni di Publilio Volerone. (2) Si comprende quindi come nel 476 e nel 473 il celebre Genucio sia fatto tribuno, essendo consoli un Emilio od un Servilio, come egli accusi i consoli A. Furio e L. Manlio, e come mai nel 342 a. C. il tribuno Genucio roghi i suoi plebisciti essendo consoli un Servilio, e duce della sedizione un Manlio. (3) Rispetto ai tempi più vetusti l'annalistica infatti si impossessa dei nomi dei magistrati; a suo beneplacito li trasforma in consoli, in dittatori, ed a seconda dei casi anche in tribuni, e le loro gesta capovolge e contamina. Perciò i Genuci tribuni della plebe nel V e nel IV secolo ricompaiono fra i pseudo patrici i quali nel 445 a. C. (ed uno di essi nella qualità di console) avrebbero favorito i plebisciti Canulei. (4)
      (v) Liv. II, 52; 54; 56; Dion. Hal. IX, 27; 37; 41; 43. Cfr. s. parte I, p. 537. Cfr. Liv. VII, 42; Vili, 12. Si comprende quindi perchè in quest'ultimo luogo parlando di Emilio il collega di Publilio Filone si dica: u seditiosis tribù-natibus similem deinde consulatum gessit
      (2) Si confronti Dion. Hal. IX, 51 (v. ih. 17); Vili, 87; con Liv. Vili, 12, 9.
      (3) Liv. IT, 54; Dion. Hal. IX, 37; cfr. Liv. VII, 42; Vili, 12.
      (4) Dion. Hal. XI, 53 sq. Cosi un Genucio figura tra i decemviri del primo anno (451 a. C.)


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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