Storia di Roma di Ettore Pais
LE VICENDE BEL IV SECOLO TRASFERITE AL V. 325
stereotipato al tempo di Enea, di Tito Tazio e di Romolo, dei due Tarquinì, di Collatino e dopo la vittoria di Suessa, così come ad Ardea è assegnata una parte tipica, sia che si discorra di Turno, di Lucrezia, o degli anni successivi alla caduta dei decemviri.
In altre versioni Spurio Cassio è però raffigurato come un tribuno della plebe della metà del V secolo, ovvero come un turbolento personaggio del tempo della grande guerra latina nel 340, od infine come un senatore di età ancora più recente. (x) La scarsità di notizie sicure ed autentiche per il IV secolo, la perdita pressoché totale della storia interna di Roma, per l'età, che dalla fine delle lotte sannitiche e l'intervento di Pirro giunge sino alla prima guerra punica, ci vietano tentare di stabilire in quale anno sia vissuto codesto magistrato, con il quale viene collegato l'antico trattato latino, trattato che si dice risolto e ricostituito su basi affatto diverse nel 338 a, C. Ma dacché esplicite tradizioni antiche, nel fondo degne di fede, ci mettono in condizione di affermare che sino al 340 circa a. C. i Romani furono semplici partecipi della lega Latina, e non ne ebbero, almeno di diritto, la direzione, (2) è più che naturale pensare vi sia qualche cosa di vero nei racconti i quali Spurio Cassio, anziché un console del Y secolo, dicevano un tribuno della plebe, anziché per il principio del V secolo, lo ricordavano per tempi assai posteriori.
Ancora al tempo di Cicerone, presso ai " rostra, „ si leggeva quel " foedus aequum, „ che si diceva stipulato da Cassio. A parte la possibilità che nel Foro si fossero potuti conservare monumenti anteriori all'età Gallica, è assurdo pensare che ivi fosse esposto un trattato che, secondo la versione comune, non avrebbe avuto più valore dopo la battaglia di Suessa (340 a. C.) e di Astura (338 a. C.) È invece evidente che il documento, che era ancor visibile nei primi anni della carriera forense di Cicerone ed al tempo di Siila, conteneva quel trattato che ebbe vigore sino a quella legge Iulia, che ai soci Latini accordò la piena cittadinanza romana. Abbiamo delo V. s. parte I, p. 504-509. (2) V. s. p. 244.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (372/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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