Storia di Roma di Ettore Pais

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      330 CAP. VII. - DALL'INTERVENTO ROMANO NELLA CAMPANIA ETC.
      num „ conservato nel tempio di Giunone Moneta. Sarebbe strano pensare che tale documento fosse più vetusto del tempio stesso in cui era custodito. A confessione della tradizione tale tempio sarebbe stato eretto nel 344 da quel Furio, collega di un Manlio, che avrebbe domato i Latini; e sarebbe stato dedicato pure durante il consolato di un Manlio nel luogo dove era la casa di M. Manlio. In altri termini questo tempio era strettamente messo in rapporto con le genti che avrebbero domato il Lazio fra il 345 ed il 338. Sicché è più che probabile che il documento di cui parliamo dovesse riferirsi alla storica guerra latina per effetto della quale Ardea dovette riconoscere la supremazia romana e cedere parte dei suoi culti e del suo territorio. Le notizie contenute nel più antico trattato fra Roma e Cartagine provano infatti che sino dalla metà del IV secolo tale riconoscimento della egemonia romana da parte di Ardea era un fatto compiuto. Altre notizie relative a questa città ci mostrano però che essa, per lo meno durante tutto il IV secolo, continuò ad essere una fra le più notevoli colonie latine. E con la stipulazione di un trattato di alleanza con Ardea, anziché con la condizione di una piena sudditanza verso Roma, si spiegano le notizie che a proposito di Ardea, come di Anzio, ricordano la partecipazione di elementi indigeni in codeste colonie, che si dicono esclusivamente dedotte dai Romani. (x) Quanto infatti è detto per Ardea vale anche per Anzio la quale, stando alla tradizione sarebbe diventata colonia sino dal 468 a. C. dacché le notizie intorno alla presa di questa città
      (*) L'importanza di Ardea è dimostrata, fra l'altro, dalla versione di Xe-nagora apd Dion. Hal. I, 72, il qviale diceva che da Ulisse e da Circe nacquero Remo, Anzia ed Ardea, e dalla tradizione sulla sua partecipazione alla fondazione di Sagunto. Ciò proverebbe anche la circostanza che ad Ardea sarebbero giunti nel 300 a. C. i primi u tonsores „ dalla Sicilia (Varr. rf. r. r. II, 11, 10; cfr. però oltre al cap. sg.; Su tutto ciò v. s. parte I, p. 180 sg.
      Sui coloni indigeni reclutati nella pretesa colonia di Anzio come di Ardea v. Liv. III, 1, 7; IV, 11. Dion. Hal. IX, 59. Che se Ardea compare fra le città latine mentre Anzio diventò vera e propria colonia romana ciò si spiega con il succedersi di avvenimenti di cui a noi non è pervenuta notizia, v. s. p. 241, n. 1.
      Sui magistrati che Licinio Macro avrebbe trovato indicato in codesti documenti v. oltre al cap. IX e nel voi. di complemento.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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