Storia di Roma di Ettore Pais

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      332 CAP. VII. - DALL'INTERVENTO ROMANO NELLA CAMPANIA ETC.
      perchè fra i popoli nemici di Roma si nominano i Laureati, e v'è contraddizione dove si fa ricordo degli Ardeati, che sono poco dopo presentati come amici. Esso, anziché la serie dei così detti Prisci Latini, ci conserva l'elenco di quelle città principali del Lazio nel III secolo, del tempo in cui erano già stati assorbiti quegli stati minori che avevano in origine formato la più vetusta confederazione latina. Quest'elenco ci porge il nome degli stati più potenti del Lazio, che sotto l'egemonia di Roma, a partire dalla fine del IV secolo, colonizzarono l'Italia. (*) Pervia indiretta contribuisce quindi
      (*) Nell'elenco di Dionisio, V, 61, i popoli che deliberarono di combattere contro i Romani sotto la guida di Ottavio Mamilio e Sesto Tarquinio sono i seguenti:
      1. Ardeati
      2. Aricini
      3. Bovillani
      4. Bubentani
      5. Corni
      6. Carventani
      7. Circeiensi
      8. Coriolani
      9. Corbinti
      10. Cabani
      11. Fortinei
      12. Gabini
      13. Laurentini
      14. Lanuvini
      15. Lavinii
      16. Labicani
      17. Noinentani
      18. Norbani
      19. Preuestini
      20. Pedani
      21. Querquetulani
      22. Satricani
      23. Scapti
      24. Setini
      25. Telleni
      26. Tiburtini
      27. Tuscolani
      28. [Triclini]
      29. Tolerini
      30. Veliterni.
      Le città devono essere trenta, come appare anche da Livio, II, 18, 3, e quindi (dato che vadano cancellati i Trienni, che compaiono nella sola edizione di Stefano, nei quali invece lo Schaefer, nel rhein. Museum, XVI, p. 290, vuole riconoscere quei di Tarracina) nei testi di Dionisio mancherebbe un nome. Il Monnnsen suppone che accanto ai Setini fossero invece ricordati i Signini.
      E merito del Mommsen, roem. Ge&chichte, I, 8, p. 347 n., aver fatto notare che la presenza del G nella forma Ta^cov invece di C, prova che questo elenco alfabetico è di origine assai recente (cfr. Plut. q. Rom. 54); e credo che egli colga nel segno supponendo che Dionisio riferisca al tempo della battaglia del lago Regillo un elenco della posteriore confederazione latina. Non convengo però nell'opinione del dottissimo storico, ove dalla menzione di Setia ricava che questo elenco va messo in relazione con la confederazione latina formatasi come egli crede, verso il 384 a. C. Se non m'inganno, la circostanza che vi figura Velitre in origine nemica di Roma non appartenente alle genti Latine, v. sopra p. 114, n. 1, dove poco prima del 322 (nel 338 a. C. secondo Livio, VIII, 13) vennero inviati coloni romani, proverebbe che questo elenco non potrebbe essere riferito ad età anteriore a quest'ultimo anno. Del resto sull'età e sul valore di codesto genere di documenti non conviene farsi eccessive illusioni. I fasti delle ferie Latine, di cui ci è pervenuto il testo per l'età dei pseudo decemviri e dei pseudo consoli del 449 a. C. v. CIL. [2, p. 56 (cfr. il mio voi. di complemento al


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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