Storia di Roma di Ettore Pais
35-4 CAP. VII. - DALL'INTERVENTO ROMANO NELLA CAMPANIA ETC.
il trasportare le relazioni di Dionisio e dei Romani al tempo del leggendario Coriolano (491 a, 0.), ovvero alla metà del Y secolo (433-110 a. C.), (*) con il fingere Roma signora sino dall'età regia di tanta terra etnisca quanta n'ebbe nel IV secolo, e con rendere più distanti i termini della lotta contro i Galli, rende meno visibili i fattori della potenza di lei, le vere cause del suo successo. (2) La tradizione colpisce nel giusto ove presuppone che una parte dei Latini, come i Lanuvini ed i Prenestini, e per di più i Tiburtini, fossero in armi verso gli anni della prima invasione gallica, ma essa disperde e sparpaglia in una lunga serie di decenni, od all'opposto condensa fra il 345 ed il 338 quei fatti che, anziché dal 389 al 338 parrebbero essersi svolti nella seconda metà del IV secolo ed essersi spinti in qualche caso sino al principio del III. (3)
La tradizione suppone, come già esistenti sino dal 354 a. C. rapporti internazionali con i Sanniti. Ma a parte che codesto trattato del 354, secondo computi cronologici diversi, parrebbe cadere nel 348 a. C., (4) è molto discutibile che i Sanniti, di cui si fa parolacap. sg. ; cfr. nel voi. di complemento) dove esamino anche la causa dell'erronee indicazioni cronologiche di questo autore rispetto all'arrivo in Italia ed alla morte di Alessandro di Epiro.
(1) Con ciò si spiega l'erronea menzione che tutti gli annalisti romani facevano di Dionisio, I, a proposito del grano giunto dalla Sicilia a Roma nel 491, Dion. Hal. VII, 1. Rispetto agli anacronismi romani sull'arrivo del grano dalla Sicilia negli anni 433, 411 a. C. v. s. p. 46.
(2) Dei Galli collegati con i Tiburtini od i Prenestini si fa ricordo per l'anno 360-358, Liv. VII, 11, 15; Act. Triumph. ad a. 360; cfr. ad a. 358 a. C. Anzi per l'anno 338 si dice che i Prenestini ed i Tiburtini vennero particolarmente puniti: * quod taedio imperii Romani cum Gallis, gente efferata, arma quondam consociassent „ Liv. Vili, 14, 9. In rapporto a ciò stanno pure auche le notizie sui tumulti Gallici posteriori, Liv. Vili, 17, 6; Vili, 20, 2 ad a. 332, 330 a. C. cherispetto all'invasione Gallica nel Lazio ed in altre regioni della Penisola lar tradizione ci abbia serbato più ampia traccia di quanto non possa a prima vista apparire dalla tradizione annalista romana, vedremo nella parte ricostruttiva dell'opera.
(3) Cfr. ai cap. sgg.
(4 Che il primo trattato fra i Sanniti ed i Romani, secondo altri computi per noi in parte perduti, cadesse verso il 348 a. C., credo si possa ricorrere da un complesso di circostanze: I consoli del 354 a. C. secondo Livio, VII, 18, 10, sarebbero stati M. Fabio e T. Quinzio. Questi consoli sono quelli del 356 a. C.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (399/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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