Storia di Roma di Ettore Pais

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      TENDENZE POLITICHE DELLA QUASI-STOKIA ROMANA. 357
      dimostrare che, fino dai tempi più antichi, Capua, sebbene fosse divenuta suddita di Roma, si macchiò di colpa e di tradimento. Se Roma dovette punire i Sidicini, ciò sarebbe avvenuto per avere essi oscillato fra l'amicizia con i Romani e quella con i Latini ribelli. E le versioni glorificanti la grandezza dei Romani, tentando nascondere che ai Romani si doveva la distruzione delle città ausoniche postesi sotto il loro protettorato, la colpa di ciò attribuivano ai turbolenti Sidicini. L'animo magnanimo dei Romani, è del pari dipinto nei fantastici racconti intorno al perdono concesso ai Tu-scolani ed ai Privernati, rei di essersi alleati con i Veliterni, e nella facilità con la quale essi si interpongono a favore dei Campani e dei Lucani oppressi dai potenti Sanniti. (*)
      Nè solo si mira ad idealizzare codesto terribile popolo invasore, e si cerca datare da tempo antico diritti e pretese posteriori rispetto alle condizioni dei popoli vinti. Simili tendenze ritroviamo anche nelle varie narrazioni relative ad importanti riforme civili, che solo in parte, a prò della plebe, si compirono verso la seconda metà del secolo IV. La tradizione infatti procede con pari arbitrio allorché alla plebe di tale età attribuisce la conquista di alcuni di quei diritti che, a seconda dei casi, vennero riconosciuti dopo cinquantanni od anche uno o due secoli dopo. (2)
      Quale sia stato il reale sviluppo, consono alle leggi storiche, della potenza e della costituzione interna dello Stato romano; quali fra i molti dati spuri della tradizione meritino di essere sceverati, al fine di tentare con essi e con il sussidio di discipline diverse una parziale ricostruzione del passato, vedremo nel corso dell'opera. Per ora notiamo come, accanto a determinate tendenze politiche generali, compaiano le solite pretese gentilizie per cui gli stessi avvenimenti si raccontavano da un punto di vista favorevole ad una data famiglia anziché ad un'altra.
      La pretesa che gli Aurunci fossero stati domati dai Furi e dai Manli, anziché dai Valeri, oppure da costoro, anziché dai Sulpici,
      (x) Queste medesime tendenze ritroveremo nel cap. sg. l^2) V. s. p. 270 sgg.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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