Storia di Roma di Ettore Pais
35-4 CAP. VII. - DALL'INTERVENTO ROMANO NELLA CAMPANIA ETC.
annalisti. A ciò conduce infatti più di una considerazione. Gli scrittori dell'età dei Gracchi o di Siila, per tutti i vari periodi della pseudo-storia, o della quasi-storia che esaminiamo, aggiunsero nuove pennellate al quadro in parte già sbozzato dai loro predecessori, ovvero elaborarono ulteriormente, a seconda delle preoccupazioni delle loro età, il materiale ad essi tramandato. Ma anche i primi annalisti parrebbero esser stata la causa per cui, in pressoché tutte le narrazioni sin qui esaminate, si trovi la tendenza a trasferire al IV secolo ciò che si compiè ai tempi di Annibale.
Qualcuna delle singole notizie a noi pervenute può essere riferita all'età di Fabio Pittore e di Catone. (*) In qualohe caso è
(*) Che Fabio Pittore e Catone siano compresi negli u antiqui rerum auctores, „ v. Liv. VII, 42, 7, che non sapevano nulla intorno alla sedizione militare del 342 va da sè. Invece pare sia il caso di trovare traccia dell'opera di Fabio Pittore, o di un suo continuatore, in ciò che è raccontato rispetto ai meriti di un edile curnle Fabio nella pretesa congiura delle matrone nel 331 a. C. Liv. Vili, 18, v. s. p. 313 sg. Cosi è evidente che i Fabì (per i quali rispetto a questo periodo v'è scarsezza d'indicazioni), in opposizione alle vanterie dei Valeri, dovevano attribuire a sè il inerito della presa di Cales nel 335, come lascia sospettare l'aneddoto sul * Fabius captivus, „ Liv. Vili, 16, 9.
Rispetto a Catone va notato che, stando a Velleio, I, 7, 2, diceva che Capua sarebbe stata fondata dagli Etruschi insieme a Nola: u antequam a Ro-manis caperetur, annis circiter ducentis et sexaginta Duecentosessant'anni avanti il 211 a. C. in cui Capua fu presa, conduce al 471 circa a. C. e Velleio, che codesta versione contrapponeva a quella secondo cui Capua sarebbe sorta ai tempi di Esiodo (vale a dire al tempo della più antica colonizzazione greca nell'OpikèJ protestava contro l'opinione dello scrittore romano osservando essere impossibile: u tam mature tantam urbem crevisse, floruisse, concidisse, re-surrexisse Il Beloch, Kampanien} p. 445 sg., ha creduto trovare la spiegazione del passo di Catone in un malinteso di Velleio: Catone non avrebbe già voluto parlare della presa del 211 a. C., bensì di quella del 343. Unendo a quest'ultimo dato*260 anni, verremmo alla conclusione che, secondo Catone, Capua sarebbe stata fondata verso il 603 a. C. Quest'ipotesi è molto attraente perchè risponde nel complesso al concetto cronologico che i critici più avveduti si fanno intorno all'età relativa all'invasione etrusca nel Lazio e nella Campania. Essa potrebbe sembrare giusta anche ove si ammetta, quanto sopra ho cercato provare: ossia che Capua fu realmente conquistata per la prima volta nel 211 a. C., che si finse bensì una 14 deditio „ sino dal 343, ma che essa cadde nell'effettiva sug-gezione romana verso i tempi delle ultime lotte Sannitiche e di Pirro. Da tutto ciò potremmo quindi essere indotti a reputare che Catone fu uno di quegli autori che contribuirono ad anticipare al IV secolo quei fatti che erano avvenuti
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (407/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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