Storia di Roma di Ettore Pais
I PIÙ ANTICHI MONUMENTI DELLA STORIA ROMANA
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rico pugilatore di Locri, che si disse figlio del fiume Cecino, sia invece che si discorra in età successiva di C. Epidio di Isuceria, ossia del dio fluviale da cui si credeva disceso quel grammatico che fu maestro ad Augusto. (l)
Rispetto al materiale che servì di fonte storica dovremmo rallegrarci osservando come si sia ormai entrati in quel periodo storico per cui monumenti genuini porgevano il mezzo di investigare il vero. In onore di Menio, del vincitore dei Latini, sarebbe stata innalzata una colonna nel Comizio, non lungi dal luogo in cui egli ed i suoi avrebbero avuto allora o poi le case. La tradizione fa parola dei u rostra „ delle navi degli Ànziati, con cui si ornò il sug-gesto degli oratori, ed infine Cicerone affermava di aver ancora visto dietro i " rostra „ la colonna che recava inciso in bronzo il
* foedus Cassianum „ stipulato con i Latini. (2) Avemmo nondimeno agio di notare come di questi monumenti venne anticipata la data: Non mancano ragioni per supporre che tanto per questa colonna come per i rostri, la data del 338 sia stata spostata per almeno un ventennio; e non è escluso che un'ipotesi di questo genere si debba formulare anche per il * foedus Cassianum „. Altrettanto improbabile per non dire falso, è che sino dal 338 a. C. si siano innalzate sui * rostra „ le statue di Menio e di Furio. Codesta dichiarazione equivale in fondo a quelle relative alle statue innalzate a C. Fulginio, a L. Roscio, a Tulio Clelio, ed a Spurio Nauzio, ossia agli ambasciatori romani che sarebbero stati uccisi dai Fidenati verso il 426 a. C. Anche codeste statue sarebbero state poste sui
* rostra „; ma notammo come tali monumenti non poterono essere eretti se non molto dopo Y invasione dei Galli, i quali devastarono il Foro, o per meglio dire, che si accamparono in quei punti in cui più tardi, verso la metà del IV secolo (ciò che la leggenda suppone
(*) Sai miti relativi a Pitagora dirò a suo luogo, nel secondo volume della mia Storia d. Sicilia e Magna Grecia; su Eutimo rimando frattanto alla mia speciale ricerca, AtaTcta fPisa, 1891), p. 28 sgg. Su C. Elpidio di Nuceria al pari di Eutimo caduto in un fiume (nel Sarno; e come lui diventato dio, v. Suet. degranim. 28, 28, p. 124 R.
(2J Cic. prò Balbo, 23, 53; cfr. s. p. 325.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (418/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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