Storia di Roma di Ettore Pais

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      388 CAP. Vili. - DALLA RESA DI NAPOLI ALL* INTERV. DI PIRRO.
      fra Sanniti e Romani. (*) À farla ora cadere in mano dei primi avrebbero contribuito i Satricani, presentati anche essi come cittadini romani. I Fregellani avrebbero combattuto valorosamente sino a che fu bandita la promessa che avrebbero salva la vita coloro i quali avessero deposte le armi. I più animosi abbandonarono la patria, uscendo per la porta opposta a quella per cui erano entrati i nemici; i codardi, avendo creduto air ingannevole voce di costoro, vennero contro i patti bruciati vivi. (2) Ma la fortuna delle armi romane è ben presto ripristinata da Papirio e da Publilio, i nuovi consolim
      del 320, eletti dopo una lunga serie di interregni e di abdicazioni di magistrati. (3) Marciano alla volta di Luceria dove sono racchiusi i seicento cavalieri romani lasciati in ostaggio, e vi giungono felicemente: Publilio in seguito all'aver superato i Sanniti, che avevano già tratto i Romani nel passo di Caudio; (4) Papirio dopo aver attraversato in parte la regione posta lungo la spiaggia dell'Adriatico. Gli abitatori delle regioni piane della Capitanata, sebbene di stirpe sannitica, erano continuamente vessate dai Sanniti della montagna. Perciò, ci vien detto, Papirio trovò facile la via che lo condusse ad Arpi (presso la moderna Foggia), ed ebbe aiuti di vettovaglie nei paesi attraversati. (5) I Sanniti di Luceria, vistisi a mal partito, temono la sconfìtta vicina ed accettano l'intervento dei Tarentini, che ai Romani ed a Papirio (pronto a combattereC) Liv. IX, 12, 5.
      (2) Che i Satricani di cui qui si parla, siano i cittadini di una località posta accanto a Fregelle (che nulla ha che fare con la più nota Satrico dei Yosci) risulta da Cic. ad Q. fr. Ili, 1, 2, 4. Che fossero cittadini romani è detto qui da Livio IX, 12, 5, ed è da lui ripetuto più tardi; 16, 2; XXVI, 33, 10.
      (3) Liv. IX, 7, 13 sqq.
      (4) Liv. IX, 22, 9: u Publilius in Samnio substitit adversus Caudinas le-giones „.
      (5) Liv. IX, 13, 6 sqq.: u Exercitus alter cum Papirio consule locis ma-ritimis perveuerat Arpos per omnia pacata Samnitium magis iniuriis et odio quam beneficio ullo populi Romani, nani Samnites, ea tempestate in montibus vicatim habitantes campestria et maritima loca contempto cultornm molliore atque, ut evenit fere, locis simili genere ipsi montani atque agrestes depopula-bantur. quae regio si fida Samnitibus fuisset, aut pervenire Arpos exercitus Ro-manus nequisset, aut interiecta inter Romani et Arpos penuria rerum omnium exclusos a commeatibus absumpsisset „.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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