Storia di Roma di Ettore Pais
L'ASSEDIO DI SATICULA E DI PLISTICA.
«
393
a Lautule; e la recente redazione seguita da Livio trasformò la sconfitta dei Romani in una vittoria. Q. Aulio avrebbe ucciso il duce sannita; ed il fratello di costui, vendicandone la morte, avrebbe alla sua volta spento il valoroso romano, intorno al cui corpo, che è poi salvato, viene accesa aspra battaglia, nella quale i Sanniti riescono inferiori. Saticula, secondo la versione liviana, cade in potere dei Romani. Ma i Sanniti, diventati signori di Plistica, combattono una nuova battaglia a Lautule, ove i Romani non osavano asserire di aver vinto, e quindi si impadroniscono di Sora. (*) A riacquistareaòxwv eXa^ov) non fa menzione dello stesso fatto rispetto a Teate Apula, sebbene per quest'anno, come Livio, IX, 10, 6, rammenti la creazione della tribù Falerna ed Ufentina, e per Panno seguente, trovandosi d'accordo nella sostanza e divergendo se non per l'anno con la fonte liviana, dica che i Romani presero spsv-tyjv ttóxiv if^ 'AtiouXéccs XIX, 65. In breve, il più superficiale esame delle parole di Diodoro dimostra che egli qui ricapitola una fonte, la quale conteneva molte delle cose riferite, sia pure con maggiori particolari, dagli annalisti più recenti seguiti da Livio, e cosi si spiega ad esempio il silenzio di Diodoro sulla guerra del 314 contro gli Ausoni. Con quanta superficialità alcuni dei critici che hanno maggior nome si siano decisi a rifiutare tuttociò che non sia narrato da Diodoro prova il fatto che costui non rammenta il trattato punico-romano menzionato da Livio, IX, 43, 26, immediatamente dopo la vittoria romana sugli Ernici, 306 a. C., sebbene Diodoro, XX, 80, allo stesso anno riferisca la medesima guerra ernica.
Che l'autore, seguito da Diòdoro in questo riassunto fosse romano, si riconosce anche dalla forma 'A~o'jA{a in luogo di 'IaTioyte, che usa altrove XIY, 117, 6; XX, 35; SO. In massima però questo genere di criteri ha un valore assai discutibile, non avendo mai la critica modo sicuro di stabilire quanto il soggettivismo di un autore che scriveva in greco possa aver contribuito a modificare od a serbare testi e forme che egli trovava nelle sue fonti, v. ad es. in Diodoro, XII, 64; 80: aùxoxpÓTopa ovvero SixxdToopa.
(*) E uno fra i punti più oscuri di questa guerra. Secondo Livio, IX, 22, che si dimentica di ricordare i consoli Papirio e Publilio, il maestro dei cavalieri Q. Aulio Cerretano perisce è vero presso Saticula, ma procura con la sua morte la vittoria ai Romani. Ma Livio, IX, 23, discorrendo poco dopo, per l'anno successivo alla battaglia di Lautule dove: * ancipiti proelio pugnatum est ,, aggiunge : u invenio apud quosdam adversam eam pugnam Romanis fuisse, atque in ea cecidisse Q. Aulium magistrum equitum. Secondo il racconto molto più semplice e secondo ogni aspetto più veritiero di Diodoro, XIX, 72, a Lautule i Romani si danno a vergognosa fuga, ed Aulio oppone la sua sola persona ai nemici, non perchè speri restaurare la battaglia già perduta, àXX* à^xxtjxov xyjv Tiaxpi&a xò xafr' aòxòv ,ispo^ aTtoSstxvucDV e per non partecipare tyj
| |
Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
|
Pagina (440/795)
|
da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Livio Romani Aulio Sanniti Romani Sanniti Plistica Lautule Romani Sora Teate Apula Livio Falerna Ufentina Panno Romani AtiouXéccs XIX Diodoro Livio Diodoro Ausoni Diodoro Livio Ernici Diodoro Diòdoro IaTioyte Diodoro Topa SixxdToopa Livio Papirio Publilio Aulio Cerretano Saticula Romani Livio Lautule Romanis Aulium Diodoro Lautule Romani Aulio Tiaxpi TtoSstxvucDV Saticula
|