Storia di Roma di Ettore Pais
402 CAP. Vili. - DALLA RESA DI NAPOLI ALL* INTERV. DI PIRRO.
zione di Suessa Àurunca e di Interamna Succasina, posta nel piano sottoposto a Casinum, presso la via Latina, che congiungeva Roma con Cales e con la Campania. Secondo Verrio Fiacco, alle colonie teste ricordate si dovrebbe aggiungere anche Saticula. Ma ciò è contraddetto da un'altra fonte cospicua, che, tra la fondazione di Suessa, di Saticula e quella di Interamna fissava l'intervallo di un biennio. Diodoro, che pone un anno fra la dedizione di Ponzia e quella di Interamna, tace su Suessa. (*)
in tempo di guerra. Considerazioni topografiche analoghe a quelle che qui supponiamo si verificarono ad es. per Arezzo; si pensi alla vecchia cinta del Monte Cornelio distante qualche miglio dall'Arezzo romana.
La circostanza che Diodoro ricorda un dittatore Fabio, fa naturalmente pensare alle pretese della gente Fabia ed all'annalista Fabio Pittore, sebbene non si sia in grado di decidere se negli Annali Massimi penetrò l'attività di codesta gente, la quale ebbe pontefici nel III e nel II secolo, v. l'elenco nel mio volume di complemento. Con codeste pretese dei Fabì, e con le notizie di terre da essi assegnate dopo la presa di Nola potrebbe stare in qualche rapporto la notizia riferita da Cic. de off. I, 10, 33, su Q. Fabio Labeoue, che, dato dal Senato come arbitro ai Nolani ed ai Neapolitani contendenti per terre limitrofe, avrebbe aggiudicato al popolo romano il terreno frapposto (come nel caso di Scapzio e della contesa fra Aricia ed Ardea, Liv. Ili, 71 sq.) Si suol pensare che codesto Q. Fabio Labeone sia colui che fu console nel 183 a. C. ; e può darsi. Ma un tale arbitrato si spiega bene con un patronato ereditario su questa città, così come il patronato dei Minucì, ossia della gente che aveva domato i Liguri, chiarisce la delegazione loro data rispetto alle analoghe contese su terreni limitrofi fra i Geuuenses ed i vicini Veturiates Langenses, CIL. V, 7749. Da un titolo nolano, CIL. X, 1250 (cfr. ind. p. 1113), si ricava l'antico patronato su questa città dei Claudi, la cui efficacia in varie parti della Campania è nota.
(*) Liv. IX, 28, 7: u Suessa et Pontia eodem anno coloniae deductae sunt. Suessa Auruncorum fuerat; Volsci Pontias insulam sitam in conspectu litoris sui, incoluerant. et Interaiunain Sucasinam ut deduceretur colonia senati con-sultum factum est. sed triumviros creavere ac misere colonorum quattuor niilia insequentes consules M. Yalerius P. Decius„; cfr. Vbll. I, 14, 4: * quadriennio Luceria (325 a. C.) ac deinde interiecto triennio Suessa Aurunca et Saticula (322 a. C.) Interamnaque post biennium (320 a. C.)„; cfr. Fest. p. 346 M =
p. 506 Th. de P. s. v. * Sati[cula____"u in Samnio captum est: quo . ... aradeduxerunt triumviri M. Valerius Corvus, Iunius Scaeva, P. Fluvius f Longus ex S. c. El. lanuaris P. , Papirio Cursore, C. Iunio II cos
Diodoro sa della fondazione di Luceria e di Ponzia e di uua colonizzazione fatta dal dittatore Fabio nel 312 a. C. (== 313 a. C. varr.) eppoi come Livio, parla della colonia di Interamna per il 311 a. C. (= 312 a. C. varr.) XIX, 101; 105. Il fatto che Diodoro passa sotto silenzio la fondazione di Suessa Aurunca,
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899
pagine 746 |
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Pagina (449/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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