Storia di Roma di Ettore Pais

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      LA GUERRA CONTRO I MARRUCINI.
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      Consoli per il 312 a, C. sono P. Decio e M. Valerio. Essendo stata l'anno precedente condotta a buon termine la guerra sannitica, Valerio attende solo a compiere minori operazioni militari contro questo medesimo popolo. Sorge però improvvisamente il pericolo di un'invasione etnisca, ed a sostenere l'impeto dei vicini nemici è destinato il dittatore Iunio Bubulco, il quale si prepara ad una grande guerra. Però nel 212 non si viene alle mani, la guerra scoppia nell'anno seguente, in cui da un lato si combatte più che mai contro i Sanniti, dall'altro ha principio una memorabile campagna contro gli Etruschi. Ma questa versione seguita da Livio è contraddetta dagli Atti Trionfali, che ricordano il console Valerio vincitore dei Sanniti, ed anche dalla versione di Diodoro, il quale sa di una spedizione contro i Marrucini e di una città presa su tal gente; notizia che del resto stuona con quanto una delle due versioni di Livio racconta intorno al tempo in cui sarebbero sorte più antiche relazioni fra Roma ed i popoli dell'Italia centrale. (*)
      mostra come male si appongano quei molti critici i quali, come il Niese, il Kaerst etc., rifiutano come falso tutto ciò che da Diodoro è taciuto e che i suoi monchi racconti reputano eco fedele e sincero, sia rispetto alla forma che al contenuto, di fonti romane giudicate sempre arcaiche e sterili.
      (*) Liv. IX, 29, 1: * profligato fere Samnitium bello, priusquam ea curadecederet patribus Romanis, Etrusci belli fama exorta est.......itaque altero
      constile in Samnio reliquias belli persequente P. Decius cet. „ cfr. invece gli Acta Trinmph. ad a. 312 a. C. u M. Valerius . M. f. M. n. Maximus . ann . CDXXXXI . cos . de Samnitibus Soraneisq . Idib. Sext. „ ; Diodoro, XIX, 105, alla sua volta ad a. 311 a. C. (=312 a. C. varr.) sa di una spedizione contro IloXix'.ov MappooxCvoov oijaav rcóXtv. Evidentemente è la guerra sannitica di Livio. Sullo scambio fra Marsi e Sanniti v. anche s. p. 253, n. 4; 304, n. 1). Non comprendo come mai il Burger, Memnosyne, voi. c. p. 85, abbia confusa questa guerra con quella di Iunio Babulco contro Nola, Liv. IX, 28, ed abbia creduto di poter correggere: IlojiTtsCav Nouxspfvcov ooaav TtoXtv. Dove fosse questo IToX-Xix'.ov o IloXfttov non sappiamo. Non credo colga nel segno il Klimke, m. c. p. 12, il quale suppone si tratti di una città frentana, di cui si serbi memoria nel moderno Pollustri. Noto invece che al confine dei Marrucini, e propriamente nel paese dei Testini, non molto lungi da Àmiterno v'erano Peltuinum e Piti-num. Mi guardo però bene dall'affermare che una di esse corrisponda al Polition di Diodoro. Questo autore accenna forse a città distrutta, o per lo meno a noi ignota. Dal lato paleografico e topografico lo scambio fra IIEÀTOINON, niTIXOX e IlOAITION non sarebbe però difficile a spiegare.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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