Storia di Roma di Ettore Pais

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      LE GUERRE CONTRO I SANNITI E GLI ETRUSCHI. 405
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      cordo di altro genere, ma non meno notevole, è quello che si nota nella fonte di Zonara, ossia in Cassio Dione, dacché egli dice, è vero, come Livio, che teatro della guerra era stato Samnio, ed accenna, per quel che pare, alla valle deirAmpsancto, ma afferma che il console Iunio era stato sconfìtto, (*)
      La medesima contraddizione si nota rispetto alle gesta del console Emilio accorso a difendere la città socia di Sutrio, che è
      accenna al Samnio, di Diodoro, che parla dell'Apulia. Da quanto notiamo nella nota seguente appare invece che il fatto d'arme si compie nel paese meridionale degli Irpini. Nelle vicinanze della valle d'Ampsancto, a cui conviene la presenza di un Espóg Xócpog (secondo ogni probabilità quello ove era il tempio della dea Mephitis, v. Plin. 2sH. II, 208) anderebbe pertanto cercata anche la località detta TaXcov (IlaXcov?)
      (*) Zonara, VIII, 1: s'iao) Sè yevojjiévoog xvjs SXvjg rcsptsayov xe acpag xai oò 7tpóxspov sTCaóaavTc xxsjvovxeg TcpcvXeov sxxajiscv.il luogo della battaglia è indicato: s£g xà$ 5Xa^ xàg 'Aópvoog; le selve avrebbero avuto tal nome dall'essere così fisse da non concedere il passo agli opvecg. Secondo ogni probabilità, abbiamo qui trasferito un tratto caratteristico della leggenda della XJpvY) cccpvog, del u lacus Avernus „ presso Cuma, a proposito del quale si solea pure riferire la medesima etimologia degli uccelli che lo potevano attraversare, Lucret. VI, 738 sqq.; Vero. Aen. VI, 237 sqq.; cfr. Strab. V, p. 244 C, il quale già notava come al lago Aorno fosse stato riferito quanto era stato detto nella Nekyia dell'Odissea omerica, X. 14 sq. Anche nella storia di Alessandro Magno si dava una simile etimologia per la rocca àopvog, v. ad es. Arr. an. IV, 28.
      Livio, IX, 31, 7, ricordando questa località la chiama tf saltum aviuin „ e, se non mi inganno, questa selva aopvog deve essere identificata con la famosa u Ampsancti vallis „ celebre per le sue fitte selve, per le pestifere esalazioni che uccidevano anche gli uccelli, che è ricordata più volte dagli scrittori romaniCic. de div. I, 36, 79; Vero. Aen. VII, 56, 5; Plin. NIL II, 208; Claud. d, rapt. Pros. II, 349 sq.; Vib. Seq. p. 153 Riese. La valle di Ampsancto, come l'Averno era sacra a Plutone e con l'Averno e confrontata, Cic. Claud. II. cc. cfr. Strab. I. c. Diod. IV, 22. Dove essa fosse ricaviamo solo generalmente dagli antichi, che come Cicerone, Plinio; IL cc. SiiRV. ad Aen. VII, 563, la collocavano nel paese degli Irpini, mentre altri, Donato apd Serv. I. c.; Vib. Seq, l.c. ricordano la Lucania. Donato la poneva anzi presso il fiume Calore. Da alcune vaghe parole di un vescovo dell'irpina Aeclanum (apd Aug. contr. lui. I, 48, v. 10, p. 891 Ben. cfr. Mommsen, ad l. CIL. IX, p. 91), parrebbe ricavarsi che la valle di Ampsancto, presso cui era il tempio della dea Mefite (Plin. NIL II, 208) si trovava presso Aeclanum; ed i moderni l'identificano con la località detta le Mufite presso i Bagni di Villa Maina al sud di Mirabella Eclano, presso il torrente Freddura confluente del Calore.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Zonara Cassio Dione Livio Samnio Ampsancto Iunio Emilio Sutrio Samnio Diodoro Apulia Irpini Ampsancto Espóg Xócpog Mephitis TaXcov IlaXcov Zonara SXvjg TCaóaavTc Tcpcv Xeov Aópvoog XJpvY Avernus Cuma Lucret Vero Aorno Nekyia Odissea Alessandro Magno Ampsancti Vero Plin Claud Vib Riese Ampsancto Averno Plutone Averno Cic Cicerone Plinio Aen Irpini Donato Serv Vib Lucania Calore Aeclanum Aug Ampsancto Mefite Plin Aeclanum Mufite Bagni Villa Maina Mirabella Eclano Freddura Calore Plin Aen Strab Arr Aen Claud Strab Diod Donato Mommsen