Storia di Roma di Ettore Pais
GUERRE ETRUSCHE, GALLICHE, SANN1T1CHE. I LUCANI.
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Romani. Ed al principio del 298 a. C. si contrae pure alleanza con i Lucani, invano richiesti dai Sanniti di partecipare alla comune guerra contro Roma. I Romani invitano i Sanniti a rispettare i Lucaui, ed avutane risposta irrisoria, inviano contro di essi un esercito sotto il console G. Fulvio, che li vince presso Boviano e che oltre a questa città prende Aufidena. (x) 11 collega di lui L. Cornelio Scipione, attacca invece gli Etruschi a Volterra, e Livio ci porge notizia di una battaglia sanguinosa nella quale gli Etruschi, con l'abbandonare di notte l'accampamento, avrebbero riconosciuto di essere stati vinti; Cornelio corre quindi il territorio falisco e lo
(*) Liv. X, 11. Il più superficiale esame delle parole liviaue, cfr. 12, 2, prova che questo è il primo * foedus „ con i veri e propri Lucani. Livio, come dicemmo, in modo erroneo e contradittorio, parla di un'alleanza con i Lucani, anziché con quelli dell'apula Lucerà, per il 330 od il 326 a C. (Vili, 19, 1; 25, 2: * Lucani atque Apuli, quibus gentibus iiihil ad eam diem cum Romano populo fuerat, in fidem venerunt n cfr. s. p. 303; a quanto ivi fu notato si aggiunga la menzione della u iuventus Lucanas „ ricordata in un titolo di Lanciano, Zve-taieff, sylL inscr. Ose. 2; cfr. la mia Storia d. Sic. e d. M. Grecia, I, p. 575, n. 1).
Discorrendo del u foedus „ del 293 Livio, X, 11,12, dice: * Lucano populo satis superque erratimi quondam, nunc ita obstinatos aniinos esse ut omnia ferre ac pati toterabilius ducant, quom ut umquam postea nomen Romanum violent Queste parole parrebbero confermate dagli estratti di Dionisio, XVII, 1 sqq., ove si legge: aovsiSjxév èaoxotg è^soajiévoig, ag Tipóicpov STiot^aavxo Ttpàg au~ot>g ójioXoycag, èv at~ cpiXtav covéftsvxo xai aj,j.jiayJav xtX. Che se poco dopo dai Sanniti si fa dire: oxt Asoxavoùc; co Tipóispov è^oiv;aavxo 'Pcojiatoi cptXcog, àXX lyayxoj t:oX£,ji:ou^ 7j£yj acpu>v cvxag xia, in ciò non vi sarebbe contraddizione, dacché si accenna al non avere rinnovato i Romani un'alleanza con i Lucani subito innanzi al 29S di cui si discorre. Queste parole non porgerebbero pertanto per se sole un argomento in più contro la pseudo alleanza lucana del 330 o del 326. Dionisio segue anche qui, per quel che pare, le fonti più recenti e nel fondo parallele ed identiche a quelle seguite da Livio, sebben rispetto alle gesta di Postumio ed alla presa di Coininio riveli per questi anni un ordinamento assai diverso.
Un'altra divergenza tra la redazioue di Livio e le memorie degli Scipioni esiste forse nel particolare relativo agli * obsides „. In Livio, X, 12, 11, i Lucani, nell'atto di chiedere il * foedus „ dicono: u tamen obsides dare paratos esse „ nell'elogio di Scipione Barbato si dice: u subigit onuie Loucanam opsidesque abdoucit „ CIL. I, 29. Secondo la fonte di Livio i Lucani richiedono pertanto l'alleanza romana e danno spontaneamente gli ostaggi; secondo le memorie degli Scipioni i Lucani sono domati con la forza, e gli ostaggi concessi vengono di mala voglia.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (472/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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