Storia di Roma di Ettore Pais
LA BATTAGLIA DI SENTINO (295 A. C.)
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costoro di trovarsi con gli alleati nella valle di Sentino. Alcuni narravano della presenza a tal battaglia anche del proconsole L. Volumnio; mentre diversi annali affermavano che questi dette una sconfitta ai Sanniti in un luogo atto alle insidie presso il Monte Tiferno. (*) Ma a Tiferno i Sanniti sarebbero stati già vinti due anni prima da Fabio, il console di questo anno, collega anche allora di P. Decio. Pur nel 305, secondo alcuni scrittori, i Sanniti sarebbero stati, come vedemmo, sconfitti a Tiferno dai consoli Postumio e Fulvio; (2) ed è certo notevole che proprio negli stessi giorni in cui avvenne la battaglia di Sentino, gli Etruschi e gli Umbri, secondo tradizioni contraddette del resto da altri racconti, venissero sconfitti da un Postumio ed un Fulvio. (3) Nella battaglia di Sentino, gli alleati avrebbero avute perdite oltremodo notevoli, e di già Duride di Samo, contemporaneo a questi avvenimenti, dava la notizia di centomila uccisi; Livio conosceva invece una versione che faceva combattere centomila nemici; ma a lui, che aveva modo di controllarla con altre narrazioni, codesta cifra pareva esagerata. (4)
(*) Liv. X, 30, 6: 41 ut Romaiioruin quoque augerent copias, L. Volumnium prò consule duceni cousulibus exercitnmque eius legionibus consulum adiciunt. in p 1 u r i b u s a n n a 1 i b u s d u o r u ni e a consulum propria Victoria est, Volumnius in Samnio interini res gerit, Samnitiumque exercitum in Tifernum montem conpulsum, non deterritus iniquitate loci fundit fugatque
(2j Liv. IX, 44; v. s. p. 416, n. 1.
(3) Liv. IX, 30, 1.
(4) Le parole di Livio, X, 30, 4: u magna eius diei, quo in Sentinati agro bellatum, fama est etiam vero stanti; sed superiecere quidam augendo fidem, qui in hostium exercitu peditum deciens centena milia, equitum sex et quadra-ginta milia, mille carpentorum scripsere fuisse, scilicet cum Umbris Tuscisque, quos et ipsos pugnae adfuisse, „ è ovvio confrontare con il seguente frammento di Diodoro, XXI, 6: ozi zov Tzoli[iou tcov Ti)ppv;va>v xai TaXaxwv xaì 2a[xvxa)v xai xu>v èxépcov aojj,,j,a)(a>v àvTgpé&yjaav uno *Pu)[ia£a)v <£aj3(oo ÒTtaxsùov-zoq Ssxa [loptaSsg, tòg cpyjai ioùpig; cfr. l'altro frammento di Duride, relativo a Codro, apd Ttetz. ad Lycoplir. 1378 = Diod. XXI, 6, 2; cfr. s. p. 431, n. 2.
La parziale concordanza fra la cifra dei morti data da Duride e quella dei nemici presenti secondo la versione respinta da Livio, può dare occasione a varie ipotesi intorno alla relazione ed alla dipendenza degli annalisti romani dagli scrittori greci. Il fatto che Livio, rispetto alla storia di Cleonimo, direttamente od indirettamente, mostra conoscere fonti elleniche, accresce stimolo a simile ricerca. La battaglia di Sentino fu necessariamente raccontata dagli storici diPais, Storia di Roma. Voi. I. - Parte li. 28
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (480/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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