Storia di Roma di Ettore Pais

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      434 CAP. Vili. - DALLA RESA DI NAPOLI ALL'iNTERV, DI PIRRO.
      Alla battaglia di Sentino, come già alla vittoria che contro gli Etruschi ed i Sanniti avrebbero ottenuta i consoli Volumnio ed Appio nel 296 a. C., avrebbe tenuto dietro una scorreria per parte dei Sanniti. E questa seconda invasione sarebbe stata interamente simile a quella dell'anno precedente. Anche nel 295 i Sanniti avrebbero infatti infestato l'agro falerno, vescino. formiano, e la plaga bagnata dal Volturno; ed anche una volta il vincitore è L. Volumnio, a cui si unisce Appio Claudio. È evidente che l'una impresa non è che la ripetizione dell'altra, allo stesso modo che le gesta compiute da Volumnio nel consolato con Claudio nel 307 sono lemedesime di quelle che si raccontano per il secondo consolato di
      % _costoro, ossia per il 296 a. C. (*) E degno però di nota che le Tavole Trionfali non sanno nulla delle vittorie che nel 307, nel 296 e nel 295, avrebbe riportato il valoroso Volumnio, e che sono celebrate con così chiare note negli annali liviani. (2) Gli Atti Trionfali
      Taranto e di Agatocle, alla stessa maniera che gli storici tarantini raccontavano di Gaio, di Aulo Peucetio e dello spartano Cleonimo (v. s. p. 420, n. 1). Ma noi non possediamo frammenti di Callia, di Timeo, o di Sileno, i quali ci mettano in grado di stabilire le immediate relazioni fra gli storici greci e le fonti annalistiche a cui attinse Livio. Si aggiuuga che noi abbiamo solo estratti di Duride e di Diodoro, ma non il testo di codesti autori; sicché non siamo in condizione di verificare se tale notizia, al pari dell'altra ad essi attribuita sulla battaglia di Sentino, Diod. XXI, 6, 2, sia stata riferita con tutta precisione, o se invece ci sia un* inesattezza del genere di quella che si uota rispetto a Livio nel passo in cui Orosio, III, 21, 6, cita lo storico patavino proprio a proposito di tale cifra. A coloro i quali reputano che da una fuggevole citazione di un autore possa sempre stabilirsi con sicurezza il rapporto fra le varie fonti, non è inutile rammentare che Orosio, riferendosi a Livio, gli attribuisce quella versione, che da costui vediamo essere stata respinta.
      (*) Il semplice confronto di Livio, X, 20 sq., con X, 31, mostra all'evidenza la verità di questo asserto. Sulla guerra sallentina di Volumnio nel 307 e del 296, v. Livio, IX, 42; X, 17. Codesti Sanniti vinti da Claudio son forse una sola cosa con i Sabini, che questi avrebbe pur domato accanto ai Sanniti ed agli Etruschi,
      v. Elog. X apd CIL. I2, p. 192; Auct. de tir. ili, 34, 5, v. oltre p. 438, n. 1.
      (2) V. anche Liv. IX, 17, 9 (cfr. X, 28, 3), dove Volumnio è citato fra i più chiari capitani dell'età sua.
      Grli Acta Triumphalia fra il 298 ed il 294 ricordano solo ad a. 295 a. C. il trionfo di Q. Fabio Rulliano: de Samuitibus et Etrusceis Galleis, prid. Non. Sept. f Non sarebbe poi il caso di rilevare che gli Atti Trionfali non parlano di


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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