Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. Vlir. - DALLA RESA DI NAPOLI ALL'lNTERV. DI PIRRO.
sedio di Sepino, sotto alle cui mura si combatte più volte ed aspramente, e che solo dopo lunga lotta è presa, Carvilio dopo breve resistenza conquista le sannitiche Velia, Palumbino, ma deve supe-
stuine di fondare le loro colonie dove si fosse fermato il toro che li precedeva. E questo racconto, come vide il Mommsen, sta certo in rapporto col nome di u Bovianum „. Esso, se non m'inganno risponde a quello di u Gabii „ la città dei tori „ presso i Latini (sul valore della leggenda v. oltre), ed allo stesso modo, per quello che pare, il nome di Maleventum o MaXóeis (v. Paul. ep. Fest.
p. 34; Steph. Byz. s. v. Bsve^vxóg, cfr. le monete cou la leggenda: * Malies „ Garrucci, op. cit. p. 98, che parrebbero convenire più a Maleventum che alla sannitica Meles, Liv. XXYII, 1, 1) parrebbe significare il luogo delle greggi, cfr. l'epiteto di MaXcsig dato ad Apollo. (Così Ilosóstg = lat. Buxentum, il luogo dei bossi).
Si comprende che come v'erano diversi ovili e chiusi (cfr. Clusium e Camars) così ci fossero molti u boviana „. Se le varie notizie sulla presa di Bovianum per opera dei Romani (Liv. IX, 31, 4; 44, 6; X, 12, 9; 41, 11; 43, 15) si riferiscano piuttosto a Bovianum Yetus (Pietrabbondante) che a Bovianum Un-decumauorum (Boiano), dubito si possa sempre decidere; uè riesco a persuadermi delle ragioni per cui il Mommsen, ad CIL. IX, p. 239, salvo che per la presa del 298 fLiv. X, 12, 9), si decide per Bovianum Undecumanorum. Quanto si racconta per Bovianum capitale dei Pentri, Liv. 31, 4; 4, 6 converrebbe certo a Bovianum Undecumanorum, e ciò che si dice per Bovianum presso Aufidena Liv. X, 12, 9, parrebbe adattarsi a Bovianum Yetus. Ma quest'ultimo racconto è collegato con le gesta di un Fulvio nel 298; e delle gesta di un Fulvio una versione differente parlava appuuto per la presa di Bovianum auche nel 305 Liv. IX, 44, 15. Pare pertanto che di già gli antichi fossero talora incerti diquale dei due Bovianum si parlasse e che li confondessero. Il cognome Yetus „
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farebbe pensare che a codesta località più appartata (Pietrabbondante) si riferissero con più frequenza le notizie dei più antichi annalisti. Non v'è motivo di affermare che questa fosse città dei Caraceni anziché dei Pentii; e la ricca preda che in essa si sarebbe trovata: ("caput hoc erat Pentrorum Samnitium longe ditissimum atque opulentissimum artuis virisque „), Liv. IX, 31, 4, si adatta tanto bene ad una città situata in una posizione un poco più centrale, quanto a lì a fortezza del tutto appartata di un popolo invasore e predatore, quali erano i Sanuiti, che in intimi ed imprendibili recessi (ciò che è raccontato ad es. per i tesori serbati in varie rocche dell'Asia Minore, v. quanto dice Strabone, passim) custodivano il frutto della rapina fatta nelle città greche o sannitiche del piano (cfr. Liv. IX, 13, 7). Nè è infine del tutto escluso che il Bovianum, di cui si parla a proposito della presa di Cominio e di Aquilonia nel 293 (Liv. X, 41, 11; 43, 15), sia da cercare nella regione del Yulture.
A determinare in una regione del vero e proprio Sannio la posizione di Cominium e di Aquilonia, di cui si fa parola per gli avvenimenti del 293 a. C., parrebbero valere le seguenti circostanze: 1° le due città erano distanti venti
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (487/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Sepino Carvilio Velia Palumbino Mommsen Bovianum Gabii Latini Maleventum MaXóeis Steph Malies Garrucci Maleventum Meles Liv MaXcsig Apollo Così Ilosóstg Camars Bovianum Romani Liv Bovianum Yetus Pietrabbondante Bovianum Un-decumauorum Boiano Mommsen Liv Bovianum Undecumanorum Bovianum Pentri Liv Bovianum Undecumanorum Bovianum Aufidena Liv Bovianum Yetus Fulvio Fulvio Bovianum Liv Bovianum Yetus Pietrabbondante Caraceni Pentii Pentrorum Samnitium Liv Sanuiti Asia Minore Strabone Bovianum Cominio Aquilonia Liv Yulture Sannio Cominium Aquilonia Paul Fest Buxentum Clusium Liv
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