Storia di Roma di Ettore Pais
l'intervento romano a turi
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ai Turini parrebbe cadere verso il 286, secondo la recente cronologia romana; ma altri dati ci fanno conoscere che solo nel 282 a. C., a non molta distanza dalla battaglia del lago Vadimone, il console Fabricio liberò i Turini dall'assedio dei Lucani. (x) Senonchè, stando a fonti greche degnissime di fede, in questo tempo Turi sarebbe già stata conquistata dai Lucani che ne avrebber o fatti schiavi gli abitatori, e la guerra intrapresa dai Romani sarebbe stata provocata dall'intervento dei Tarantini nelle faccende di codesta città. (2) Nel 282 Roma ha posto ad ogni modo piede nel golfo Tarantino, ed anche per questo lato è ai confini di quello Stato che, come meglio vedremo nella parte ricostruttiva della nostra opera, senza esporre a pericolo la vita dei propri cittadini, fino dal 327 circa a. C. aveva eccitato ai danni di Roma le rudi energie dei Sanniti deischi di Volsinì sono chiaramente espresse anche dove si parla della presa di quest'ultima città nel 265 a. C., Zonar. Vili, 7.
(*) Livio, ep. XI-XI1 init., parla dell'aiuto recato ai Turini dopo la legge Ortensia, e prima della morte del pretore Cecilio ad Arezzo verso il (285 a. C., secondo Polibio . Stando al racconto di Valerio Massimo, I, 8, 6, confrontato con Dion. Hal. XIX, 13, 2; 16, 6, Turi fu liberata dai Lucani da Fabricio Luscino console la prima volta nel 282 a. C. Non è improbabile che la versione nota a Plinio, XH. XXXIV, 32, su Stenio Stallio: u qui Thurinos bis infesta-verat „ stia in relazione con una doppia versione sulla liberazione di Tulio per opera di Fabricio. Cosi per questo tempo si parla di due ambasciate di Cinea che sono dupplicazioni di un unico fatto, sul che v. l'egregia memoria del Niese, nell'Hermes, XXXI (1896), p. 485 sgg.
(2) Strab, VI, p. 263 C. OoOptoi ^'sùxo^Vjaavxsg tioXòv ^póvov òrcò Aeu-
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Té:puy°v yTuri (dato che nei codici Tougiov sia erronea ma antica trascrizione di * Thurium „ sarebbe stata la jJwjxpÓTCsXis dei Sanniti) è ricordata anche nel romanzesco racconto di un tal Dositko apd [Plut.] par. min. 37. A Tur! pare infatti si riferisca quanto si narra su Fabio Fabriciano ouyYsv^£ di Fabio Massimo che, conquistata tale città, avrebbe inviato a Roma la statua di Afrodite XiX7)?ópo£, e che spento dalla moglie adultera, sarebbe stato vendicato dal figlio uccisore alla sua volta della propria madre. A codeste fantastiche notizie pare abbiano dato origine, da un lato la presa di Turio per opera di Fabricio, dall'altro quanto gli annali ufficiali, tutt'altro che veritieri anche essi, raccontavano intorno a Fabio Gurgite figlio del Massimo che nel 295 o verso il 291 dopo la guerra con i Sanniti avrebbe innalzato un tempio a Venere, Liv. X, 31, 9; Serv. ad Aen. I, 720; cfr. s. p. 314.
Pais, Storia di Roma. Voi. I. - Parte II. 29
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (496/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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