Storia di Roma di Ettore Pais

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      470 cap. vili. - dalla resa di napoli all* interv. di pirro.
      A sciogliere questa intricata matassa gioverà in primo luogo stabilire il valore delle informazioni liviane rispetto alla topografia di Neapolis e di Palaepolis. Che ambedue tali città fossero di comune origine greca e si trovassero in quella stessa regione che nell'età sua costituivano Napoli, è dichiarato espressamente da Livio, Da Livio inoltre si ricava che formando esse una sola u civitas „ retta da due magistrati, erano due città distinte, e che per impedire che l'una recasse aiuto all'altra, fra esse si accampò il console Publilio Filone. Infine il nostro autore ci fa sapere che i Sanniti, fatti ad arte scendere dalla parte superiore della città che occupavano, vennero condotti sulla riva del mare, e che i Nolani, per la parte opposta per cui entrarono i Romani, ossia per la via che conduceva a Nola, si restituirono alla loro patria. (*) È parso che alcuni di tali dati contengano inesattezze od anche errori. Perciò è avvenuto che critici di grande valore si siano decisi di rifiutare più o meno in tutte le sue parti il racconto liviano e di negar fede all'esistenza della città di Palepoli attestata indirettamente anche dagli Atti Trionfali. E fra le varie opinioni emesse per spiegare il racconto di Livio, la più speciosa è quella che egli, o meglio la fonte di lui, con il nome di Palepoli intendesse chiamare gli abitatori greci di Cuma, che dai Romani erano stati cacciati dalla loro patria e che a Napoli, che di Cuma era colonia, erano stati già accolti come cittadini. (2)
      (*) Liv. Vili, 22, 6: * Palaepolis fuit haud procul inde, ubi uunc Neapolis sita est. duobus urbibus populus idem habitabat. Cumis erant oriundi „. Cfr. Vili, 25, 9, dove Carilao e Nimfio sono detti a principes civitatis, „ che stanno a capo della comune * urbs Sulla posizione dell'accampamento di Publilio Filone, Livio, Vili, 25, 4, così si esprime: a intersaeptis munimentis hostium pars parti abscisa erat „. Da lui L. Quinzio è inviato ad occupare: a eam partem urbis quam Samnites insidebant, „ Vili, 25, 13. I Romani occupano u summa urbis, „ ed allora i Nolani: u per aversam partem urbis via Nolani ferente effugiunt, „
      Vili, 26, 3, 4.
      (2) I dubbi su Paleopoli esposti già in antico furono precisati con più vigore nei tempi nostri dal Beloch, Campanien, p. 61, poi dal Mommsen, ad CIL. X, p. 170; v. anche Cocchia, ach. st. nap.9 XIII (1889), p. 8, sgg. estr. A favore dell'esistenza di Palaepolis nel sito oggi detto Pizzofalcone si espresse invece il Capasso, sidVantico sito di Xapoli e Palepoli, Napoli, 1855; cfr. Mariotti, nella


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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