Storia di Roma di Ettore Pais

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      494 CAP. Vili- - DALLA RESA DI NAPOLI ALL'INTERV. DI PIRRO.
      non stimiamo necessario soffermarci ad esaminare un racconto che diversi annalisti noti a Livio non esponevano, e che, ove anche contenesse qualche tratto autentico, ignoriamo a quale anno vada precisamente riferito e con quale colorito fu originariamente narrato. (*) Certo la recente redazione a noi pervenuta pare l'eco di inimicizie esistenti fra i Papiri ed i Fabì, di cui si torna a parlare per l'anno 310 a. C. (2) Essa porge una deliberata anticipazione del noto episodio di Q. Fabio, del dittatore dell'età di Annibale e del maestro della cavalleria Minucio; e tale aneddoto vedemmo già riferito ai tempi del mitico Cincinnato. (3) Tutto al più può osservarsi che anche questo è uno dei tanti episodi narrati con fini didattici e costituzionali. Con nobili esempi tolti da un aureo passato si mirava ad illustrare l'assoluto ed illimitato potere del generale, il giusto rigore della disciplina militare. Con tale narrazione qualche annalista e giurista di età posteriore tentava forse ritrovare tutte le fasi per cui le diverse istituzioni romane erano passate, con essa si cercò rilevare per quali avvenimenti intermedi l'autorità dittatoriale, da illimitata che era, si era man mano affievolita. (4) Saltiamo l'anno 324, garantito solo dall'infida autorità dei Fasti Capitolini e da quella non migliore degli Atti Trionfali, i quali per esso ricordano quel trionfo di L. Papirio sui Sanniti che la versione liviana attribuisce all'anno precedente. (5) Non ci occu-
      Sulpicio e di Aulio, altri dicevano di un Emilio ovvero di un Elio, sarebbe avvenuta una guerra contro gli Apuli, guerra che, a seconda delle diverse narrazioni, era raccontata a rovescio, ossia come un'impresa
      1 Liv. Vili, 30; v. s. p. 380, n. 1.
      2 Liv. IX, 38, 11: * consnl Fabius infestus privatim Papirio erat
      3 V. s. parte I, p. 524.
      <4 V. s. p. 380. Il conoscitore di Livio e di Dionisio sa come tale preoccupazione apparisca in tutti i racconti costituzionali delle comuni fonti di codesti autori. Chi reputi che Livio, narrando la contesa di Papirio o di Fabio, abbia avuto presenti le recenti narrazioni dello storico-giurista Licinio Macro, può notare come costui si studiasse di ritrovare la genesi della dittatura, che reputava imitazione albana, Dion. Hàl. V, 74.
      5 Liv. Vili, 37. 1.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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