Storia di Roma di Ettore Pais
CRITICA DELLE GESTA DEGLI ANNI 3*5-322 A, C.
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a favore oppure a danno di tal gente. Osserviamo tutto al più che codesta contraddizione rammenta quella perfettamente identica sulla natura delle relazioni del 308 a. C. verso i Marsi. (*) Del resto, secondo una data versione, i consoli del 323 sono quelli stessi i quali con i nomi di Sulpicio e di Elio Peto compaiono nel 337 a. C., anno per il quale si dicono compiute quelle medesime gesta che nel 314 a. C. sono attribuite ai consoli Sulpicio e Petelio. (2) Per il 322 a. C. si discorre di guerre contro i Sanniti, ma anche esse erano esposte in modo affatto diverso dalle varie fonti. Stando ad alcuni annalisti, le avrebbero condotte a termine i consoli Fulvio e Fabio, secondo altri il dittatore A. Cornelio. Gli Atti trionfali confermano quella delle due versioni liviane che ai due consoli accordava l'onore della vittoria. Questa sarebbe però dimostrata falsa dal racconto noto a Plinio, secondo cui in quell'anno L. Fulvio trionfò sui Tuscolani e non sopra i Sanniti. (3) Il carattere non autentico di codesta campagna, che porge a Livio l'occasione di fare la più scoraggiante dichiarazione sull'incertezza della storia romana, (4) risulta anche da ciò, che alcuni ammettevano altri negavano che Fabio fosse giunto in quell'anno sino all'Apulia. E dopo tutto, considerando che alcuni tratti di tal guerra sannitica paiono
(x) Liv. IX, 41, 4; Diod. XX, 44. Le parole di Livio, VIII, 37, 5: * ceterum fortuna Samnitium, vix a se ipsis eo tempore propulsantium bellum, propius ut sit vero facit, non Apulis ab Samnitibus arma inlata sed cum utraque simul gente bellum Romanis fuisse, „ rivelano assenza di metodo critico. Esse non si intenderebbero ove Livio avesse realmente dato uno sguardo a quegli * auctores anti-quissimi, „ ai quali di quando in quando si riferisce. A scusa di Livio può tuttavia notarsi che gli stessi annali più vetusti, come si rileva ad es. dalle gesta del 293, cfr. Liv. X, 37, 13 sqq., dovevano porgere notizie falsificate o per lo meno assai discutibili.
(2) Liv. Vili, 37, 3. Per il 323 Diodoro, XVIII, 26, invece di Emilio o di Aulo Cerretano ha Elio, nome che si legge pure nelle liste di Cassiodoro. Sui consoli del 337 a. C. v. s. p. 246.
(3) Liv. VIII, 38; 39, 16; Act. Triumph. ad a. 322; sul trionfo di Fulvio sui Tuscolani v. invece Plin. NH. VII, 136. Livio, Vili, 37, 3, pare porgere l'eco attenuata della versione riferita da Plinio, dacché per il 323, sotto il consolato di Fulvio, parla della punizione che si doveva infliggere ai Tuscolani ribelli, di cui non aveva più fatto parola dopo il 338; su ciò v. s. p. 254.
(4) V. s. p. 382, n. 2.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (542/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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