Storia di Roma di Ettore Pais
CRITICA DELLA CATASTROFE CAUDINA»
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suggerito dal padre di lui al tempo dell'assedio dei Galli. Il padre di lui avrebbe infatti tentato distogliere i suoi concittadini dal patteggiare con Toro il riscatto. Ma con il racconto relativo al contegno di un Cornelio Lentulo alle Forche Caudine male si concilia la versione che faceva derivare il cognome di Caudini da uno splendido fatto d'arme avvenuto presso Caudio. (*) Livio si diffonde a raccontare le modalità della pace e la discussione che per questa si sarebbe poi fatta nel Senato. Però la sua stessa dichiarazione: che secondo alcuni annalisti, come Claudio Quadrigario, la pace non fu fatta per sponsione, la circostanza che alcune delle fonti note a Cicerone non solo confermavano la versione accettata da quest'ultimo annalista rispetto al " foedus „ fatto con i Sanniti, ma sapevano anche di una sfortunata battaglia sostenuta dai Romani, lascia chiaramente capire che il documento relativo alla " sponsio „
(*) 1/aneddotto su Cornelio Lentulo alle forche Caudine, Liv. IX, 4, 8, non va disgiunto dal racconto relativo ad A. Cornelio Arvina, il feziale (che nel 820, Liv. IX, 10, 9, consegnò Postumio a Ponzio) ed al console A. Cornelio Cosso, che nel 348 a. C. presso Saticula (dunque in una regione non molto lontana da Caudio), mal guidando l'esercito entrò incautamente in un passo pericoloso, Liv. VII, 34. Questo aneddoto ci si presenta come la versione contradetta da quelle fonti che parlavano delle vittorie sannitiche del dittatore A. Cornelio Arvina nel 322 a. C., Liv. Vili, 38-40 (v. s. p. 382), o della rivincita Caudina che alcuni, anziché a Publilio, attribuivano al dittatore L. Cornelio Lentulo, Liv. IX, 15, 9. Non è necessario insistere nella dimostrazione che soprattutto con la non autentica vittoria di costui si collega il cognome di * Caudinus, „ che per Peta interamente storiche e sicure si nota per i Cornell Lentuli nei Fasti Consolari ad a. 237, 236 a. C.; Act. Triumph. ad a. 236. Che se Plinio, NH. XXXIII, 38, riferendo un complesso di notizie, che paiono far capo a Calpurnio Pisone, ricorda la corona d'oro che dette: a L. Lentulus consul Servio Cornelio Merendae Samnitico oppido capto, „ corona che avrebbe pesato cinque libre (tenendo anche conto della preziosa ricompensa che male si addice con la più vetusta povertà romana e con il tradizionale contegno di Fabricio censore del 276 a. C. verso Pantico collega Cornelio Rufino), non sembra potersi pensare ad altri che non sia il console del 275 a. C. Ma non ci sarebbe da meravigliare che una tradizione a noi non pervenuta quest'atto riferisse al consolato di L. Lentulo nel 327, cfr. Liv. Vili, 24, 13.
A quanto fu sopra osservato sulle versioni che sapevamo od ignoravamo di battaglie alle Forche Caudine, si aggiunga che la seconda è daccapo riferita da Livio, XXV, 6, 10.
Pais, Storia di Roma. Voi. I. - Parte II. 32
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (544/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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