Storia di Roma di Ettore Pais

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      502 CAP, Vili. - DALLA RESA DI NAPOLI ALL' INTERV. DI PIRRO.
      ]\Ia difficilmente è fortuito che allo scoppio della guerra sociale abbia contribuito con la sua benevolenza verso i Sanniti ed in genere verso gli Italici, quel tribuno della plebe M, Livio, che è l'antenato storico di quel L. Livio, che voleva ratificata la pace Caudina. Lo stesso racconto della * sponsio „ di Caudio, con cui è connessa la discussione da lui fatta, oltre al nome di Numicio dato da altre versioni, fa per lo meno sorgere il dubbio che il tribuno del 321 non sia personaggio autentico. Che le vicende della guerra sociale fossero presenti a chi scriveva la pseudo del V, od a seconda dei casi, la quasi-storia del IV secolo, appare anche dal racconto relativo a M. Postumio, tribuno militare del 414, il quale sarebbe stato lapidato dai suoi soldati, alla stessa maniera di Postumio legato di Siila durante la guerra contro gli Italici: ed è curioso che in ambedue i casi si dica che i colpevoli non furono puniti. (\)
      Checché si possa pensare sul valore di questi raffronti, dal complesso risulta che i dati cronologici e topografici relativi alla catastrofe Caudina non sono più sicuri di quelli riferiti dalla fantastica narrazione della " deditio „ e della * sponsio Che l'esposizione liviana presenti solo una delle varie redazioni del racconto delle Forche Caudine, oltre che dalle notizie di Cicerone sul " foedus, „ accolte anche da Claudio Quadrigario, appare chiaramente da quanto alcuni annalisti esponevano a proposito del figlio del console Veturio. In seguito alla catastrofe caudina, il console Ve-turio sarebbe stato obbligato di consegnare suo figlio ad un credi-
      storia dei Mopsì e dei Trebì a Compsa, Liv. XXIII, 1, dei Dasi e dei Blattì a Salapia, Liv. XXVI, 38, il reggimento gentilizio ebbe durata luuga e vitale. Ma non sarebbe strano supporre che per i Ponzi, gli Egnazi, i Gelli, e così via di seguito, ci sia stato quel processo di concentrazione rispetto alle gesta di vari personaggi, che constatiamo così di frequente a proposito delle famiglie romane.
      (*) Su Postumio tribuno militare del 414 e sulla mite inchiesta seguita alla lapidazione di lui v. Liv. IV, 49 sqq.; Zonar. VII, 20. Su Postumio legato di Siila, la cui morte si lasciò ad arte impunita, v. Plu t. Sì/IL 6, 13. Come già facemmo valere, v. s. p. 161, il racconto del tribuno militare del 414 ha pure relazione con Sestio Calvino, il quale, a seconda dei casi, figura come un patricio questore o come un tribuno della plebe, e che è il pseudo antenato di Sestio Calvino, console del 124 a. C., autore di disposizioni agrarie.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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