Storia di Roma di Ettore Pais
CRITICA DELLA CATASTROFE CAUDINA.
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si parla dell'insidia in cui sarebbe caduto un Cornelio presso Saticula nel 343 a. C., (x) ovvero della ribellione dei Campani nel 314, durante il quale anno si discorre di insidie dei Sanniti nelle gole-presso quella città. (2) Ed in opposizione con le versioni, le quali affermavano che un Postumio sarebbe stato causa della sciagura Caudina, un altro racconto diceva che nel 305 a. C., a Tiferno, trovandosi in analoghe condizioni, ossia essendo cinto dai nemici, un personaggio di tal gente avrebbe saputo salvare l'esercito romano e conseguire la vittoria. (3) Nel 294 un Postumio, secondo versioni contraddette da altre, avrebbe superati i Sanniti a Luceria ed il suo collega avrebbe fatto passare circa settemila di tal gente sotto le forche, così come Papirio, e precisamente nella stessa località, l'anno successivo alla resa delle Forche Caudine (320 a. C.) (4) La vittoria di Tiferno dai vari annali era però riferita agli anni 311, 305, 295 a. C. ed attribuita ad un Iunio, o ad un Postumio, ovvero ad un Yolumnio. La vittoria di un Postumio a Luceria nel 294, sebbene affermata dai Fasti Trionfali, era esplicitamente negata da coloro che narravano della sconfitta di lui e dei successi del collega Àtilio. (r>) I patrici Postumi negavano pertantoC) Liv. VII, 34, cfr. s. p. 249.
(2) Liv. IX, 27.
(3) Liv. IX, 44; v. s. p. 415.
(4) Liv. X, 32 37. I settemila ottocento Sanniti che nel 294 a. C. sarebbero passati nudi sotto il giogo a Luceria nelPApulia (a cui rispondono i settemila ottocento Romani morti in quella battaglia Liv. IX, 36, 14 sq. cfr. s. p. 436, ii. 1) ricompaiono, per quello che sembra, nel 185 a. C., in cui il pretore L. Postumio proprio nell'Apulia: 44 de pastorum coniuratione, qui vias latrociniis pascuaque publica infesta habnerant quaestionem severe exercuit. ad septem milia hominum condemnavit, „ XXXIX, 29, 8 sq. Di tal congiura dei pastori apuli, con evidente duplicazione, si ritorna a parlare per Panno successivo, Liv.
ih. 41, 6. Ma questa volta non si dice quanti ne fossero puniti da Postumio; e Pazione di lui si collega con la repressione dei Baccanali. Codesti settemila Sanniti ricompaiono infine nei settemila Equi, che un console Veturio fece passare sotto il giogo nel 455 a. C., Liv. Ili, 31; Dion. Hal. X, 48. Anche questi come il console Veturio del 321, sebbene vittorioso, fu accusato, v. s. p. 503,
ii. 1 ; cfr. oltre.
(5) Liv. X, 37, 13 sqq. Sebbene si tratti di notizia che deriva da un romanzo storico, non può passarsi sotto silenzio il racconto di Aristide, apd
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (552/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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