Storia di Roma di Ettore Pais

Pagina (556/795)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      SUL LUOGO DELLA CATASTROFE CAUDINA.
      509
      feziale Cornelio, il quale a Caudio avrebbe consegnato i consoli Postumio e Ve tu rio al sannita C. Ponzio. (*)
      Sia che si parli della catastrofe ovvero della rivincita Caudina sarebbe imprudente prestar fede ai particolari riferiti da una versione piuttosto che da un'altra, poiché nessuna di esse è garantitaV
      da dati sicuri. E chiaro che, a seconda degli odi e delle gelosie delle genti romane del II e del I secolo a. C., vennero attribuite alle une le vittorie, che altre reputavano proprie, e furono trasformate in disfatte ovvero in successi militari le gesta delle famiglie amiche o nemiche. Nel caso nostro giovi soprattutto rilevare come in base a racconti contraddittori sia poco ragionevole insistere nel determinare il punto in cui sarebbe avvenuta la catastrofe Caudina, che dalla tradizione volgare è riferita al 321 a. C. Se può infatti credersi che questo notevole avvenimento si compi in una località non lontana da Caudio, non è forse lecito stabilire se ciò accadde, come la tradizione liviana presuppone, nella valle che ad occidente di questa città sboccava nella Campania verso Calatia, ovvero nella regione settentrionale, ove si trovavano Saticula e Caia-tia. Nò è infine escluso che altre umiliazioni di questo genere sieno state patite dagli eserciti romani durante le lunghe ed aspre guerre sannitiche, e che sulla tradizionale resa di Caudio si siano concentrati dati attribuiti originariamente anche ad altre località. (2)
      (*) Nel 306 a. C. è ricordato un dittatore P. Cornelio Scipione, che a maestro dei cavalieri sceglie P. Decio Mure, Liv. IX, 44, Fast. Cons. Cap. ad a. Ma da Livio stesso, ad l. apprendiamo che Calpurnio Pisone non registrava i consoli del 306-305 a. C. Inoltre un Cornelio ed un P. Decio tt Mus „ figurano per il 343, Liv. Vili, 34; sul che torno a discorrere in seguito.
      (2) Intorno alla località in cui avvenne la resa delle Forche Caudine, sono state espresse due opinioni. Che la si debba cercare fra Arienzo ed Arpaia fu nel secolo nostro sostenuto dal Daniele, le Forche Caudine illustrate (Napoli, 181 lì, e poi, per citare solo le scritture più pregevoli, dal Cocchia, i Romani alle Forche Caudine, negli atti d. r. Accademia di Napoli, XIV (1888), p. 158 estr., e dallo Stuerenburg, zu den Caudinischen Paessen (Leipzig, 1882 prog.) p. 11 sgg. Invece secondo il Cluverio, le Forche Caudine si dovrebbero cercare fra S. Agata (Saticula) e Moiano, e questa opinione nei di nostri fu parzialmente rimessa in onore dal Nissen, l. c., che cercò conciliarla, non credo felicemente, con l'altra.
      I criteri principali generalmente tenuti da coloro che seguono la prima


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

Pagina (556/795)




da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Cornelio Caudio Postumio Ponzio Caudina Caudina Caudio Campania Calatia Saticula Caia-tia Caudio Cornelio Scipione Decio Mure Liv Fast Livio Calpurnio Pisone Cornelio Decio Mus Liv Forche Caudine Arienzo Arpaia Daniele Forche Caudine Napoli Cocchia Romani Forche Caudine Napoli Stuerenburg Caudinischen Paessen Leipzig Cluverio Forche Caudine S. Agata Saticula Moiano Nissen Vili Accademia