Storia di Roma di Ettore Pais

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      CRITICA DELLA BATTAGLIA DI SENTINO.
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      Intorno alla stessa battaglia di Sentino vi erano del resto altre e più notevoli divergenze. Alcune narrazioni facevano combattere gli Umbri e gli Etruschi accanto ai Galli ed ai Sanniti; altri invece rammentavano solo i Galli ed i Sanniti; gli Etruschi sarebbero stati sconfitti dai propretori Postumio e Fulvio. Inoltre si discuteva se Volumnio avesse si o no contribuito alla vittoria, dacché a testimonianza di alcuni, avrebbe invece superato i Sanniti alle strette di Tiferno, Secondo memorie favorevoli ai Volumnì, questi sarebbe stato invece l'eroe della giornata di Sentino. Divergenze di cui la causa va cercata, in parte nell'esistenza di narrazioni diverse, in parte nell'inesattezza dei più antichi scrittori, che non seppero o non curarono distinguere i vari popoli alleati, che avrebbero unitamente combattuto. (A) Altrettanto degno di nota è il fatto che le gesta dei consoli Appio Claudio e L. Volumnio del 296 a. C. non sono che lacon il Gronovio, seguito da pressoché tutti gli editori posteriori, in: consules ad hostes transgressos Apenninum cet. „
      Guerre fra Canierti e Galli Boi ricorda anche Silio Italico, IV, 157 sqq. La via tenuta dai Galli nel 295 è nel fondo quella stessa che scelse Narsete, allorché si recò ad incontrare Totila, il quale fu vinto e morì nel piano più ad oriente separato da una catena di monti da Camerino e da Sentino. Che vi fosse un valico attraverso quest'ultimo dorso dell'Appennino prova la menzione dei cocchi gallici, con cui lo si sarebbe pur dovuto attraversare, Liv. 5, 28, 9; 38, 5. I monumenti del II secolo scoperti a Civita Alba presso Sentino v. Not. d. scavi, 1897, p. 2097, fr. 12, mostrerebbero che questo particolare dei cocchi non è fantastico.
      f1) Durid apd Diod. XXII, 6; Liv. X, 26-30; Front. I, 8, 3, Fulvio e Postumio, i propretori del 295, sono forse quegli stessi personaggi che si ricordavano per il 305 a proposito di Tiferno, Liv. IX, 44. Nè pare casuale che di Tiferno si torni a discorrere per il 295, Liv. X, 30, 7; sul significato di * propraetores „ v. oltre.
      La discussione se gli Umbri fossero o no stati presenti alla battaglia dipende dal fatto che i Galli avevano occupato una parte dell'Umbria e vivevano con costoro. Si spiegano con ciò egregiamente le parole di Solino, II, 11: Gal-lorum veterum propaginem Umbros esse M. Antonius refert Viceversa la dichiarazione di Livio, X, 26, 13, a proposito della fazione che precedette la battaglia di Sentino: 14 similius vero est a Gallo hoste quam Umbro eam cladem acceptam, quod cum saepe alias tum eo anno Gallici tumultus praecipuus terror civitatem tenuit, „ mostra che questo storico non ebbe presente la possibilità che % sotto nomi diversi, dalle sue fonti si nominassero gli stessi nemici (cfr. X, 10, e quanto abbiamo sopra, p. 424, 529, notato sui Galli e sugli Etruschi fra loro confusi).


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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