Storia di Roma di Ettore Pais

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      546 CAP. Vili. - DALLA li IOSA DI NAPOLI ALL INTERV. DI PIRRO.
      dittatore Petelio creato per ragioni interne o per motivi di guerra. (*) Così vedemmo come dalla fonte seguita da Livio fosse riferita al-1 anno 326 a. C. quella legge Petelia sui " nexi „ da altri assegnata a qualche anno dopo. Ma le molte falsificazioni che notammo, sia rispetto alla legge Petelia, sia al dittatore Publilio, c'inducono a rigettare tutti codesti racconti come tarde invenzioni; tanto più che essi non rappresentano l'unico fatto compiutosi nel II secolo indebitamente trasferito al tempo delle guerre sannitiche. (2)
      Esame affatto speciale merita quanto ci è riferito per Tanno 312, o, secondo la cronologia di Diodoro, per il 310, a proposito della celebre censura di Àppio Claudio. La tradizione ce lo dipinge nemico di cospicue famiglie sia patricie che plebee, ed in ciò attesta in fondo il vero, perchè sono appunto queste inimicizie quelle che dettero luogo alle falsificazioni relative ai Claudi, rappresentati quali fieri nemici dei plebei in opposizione ai Fabi ed ai Valeri, dipinti verso costoro quali patrici di animo generoso e benevolo. Tuttavia le stesse informazioni liviane, confrontate con quelle di Diodoro, lasciano scorgere che il censore Appio Cieco, ben lungi dall'essere un animo gretto ed avverso al sorgere della potenza plebea, si sarebbe all'opposto dimostrato fautore di questa. (:ì) Il contegno di Appio Claudio si
      0) Liv. VII, 15, 12; IX, 28.
      (2) Liv. Vili, 28; cfr. s. p. 282 sgg.
      (3) Rispetto al contegno politico degli Appi Glandi accetto in massima le vedute esposte nella bella ricerca di Teodoro Mommsen, nelle roem. Forschungen, I, p. 287 sgg. Me ne distacco qua e là in vari punti, soprattutto rispetto alla realtà storica di molto di ciò che è attribuito ad Appio Cieco.
      Il Mommsen, combattendo il Niebuhr, attribuisce ad Appio Claudio la notizia di Suetomo, Tib. 2: * Clandius Drusus statua sibi diademata ad Appi Forum posita, Italiani per clientelas occupare temptavit Egli osserva che un Druso tiranno dell'età sillana sarebbe ignoto; ma con tutto il rispetto all'immensa autorità dell'insigne storico, credo che, sebbene delle * tantae clientelae „ di Appio Claudio ci sia fatta esplicita memoria (Cxc. Cat. Mai. II, 37; cfr. Val. Max. Vili, 18, 5), codesto personaggio sia appunto M. Livio Druso, il quale ebbe realmente in clientela buona parte dell'Italia, e che infine fu una delle cause dello scoppio della guerra sociale. Certo la notizia, così come sta in Suetonio, è corrotta. Poiché vi si parla degli antenati di Tiberio, si dovrebbe pensare ad un Claudio, ed a ciò condurrebbe la menzione di u Appi Forum D'altro canto però il cognome u Drusus „ fa necessariamente pensare ai Livi (cfr. Suet. ib. 3), e precisamente a


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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