Storia di Roma di Ettore Pais

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      CRITICA DELLA CENSURA DI APPIO CIECO
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      venne ornato con tratti tolti dalle vicende di età diverse e molto posteriori, soprattutto con quelle del III secolo a. C. Ciò riconosciuto, non è causale che a proposito della censura di C. Claudio del 169 e di Appio Claudio nel 136 a. C. si raccontino particolari, i quali hanno strani punti di contatto con ciò che si narrava intorno a quella del 312 a. C. Il censore del 169 si mostrò disposto a favorire i libertini rispetto al loro diritto di voto nelle tribù, su per giù come si raccontava per il censore del 312. Ma mentre il primo sarebbe stato salvato da certa condanna dall'intervento del collega Tiberio Sempronio, il secondo sarebbe invece stato accusato e minacciato di processo dal tribuno della plebe P. Sempronio. (*) Quest'ultimo particolare rientra nella copiosa categoria dei racconti, che, come abbiamo tante volte notato, allorché erano anticipati, venivano esposti a rovescio. (2) Anziché meravigliarcene, notiamo piuttosto come ciò che avvenne durante la censura del 169, sia stato in modo più o meno simile, attribuito a quella del 312. Alla stessa maniera l'attività del celebre Appio Claudio, censore nel 312, rammenta l'opera di Appio Claudio, il censore nel 136 a. C., il suocero di Tiberio Gracco. L'attività dell'uno e dell'altro valsero del resto a fìngere il pseudo decemviro Appio Claudio, precipuo compilatore delle leggi delle dodici tavole, e quel senatore Appio Claudio, che nel 486 a. CM al tempo della pseudo legge agraria di Spurio Cassio, avrebbe fatto la proposta sulla terminazione dell'agro pubblico dal privato. Essa si riferisce infatti a quel posteriore censore Appio Claudio, censore nel 136, che insieme ai fratelli P. Mucio Scevola e P. Licinio Crasso, fu tra gl'inspiratori delle leggi agrarie graccane, e che con C. Gracco fu realmente intento a quell'ufficio. (3) Il ca-
      (x) Cfr. Liv. IX, 33, 5, con XLIII, 16; Val. Max. VI, 5, 3; cfr. anche quanto osserviamo oltre p. 562, n. 2, sugli * anuli „.
      (2) Basti rimandare a quanto abbiamo sopra notato, p. 161. Cfr. parte I, p. 4S5; 513; 533; 537, a proposito di Marcio, di Spurio Cassio, di Tarpeio deltribuno o del questore Sestio. Cfr. quanto osserviamo oltre a proposito delle gesta di Q. Fabio Rulliano, raccontate, ora in modo identico, ora affatto opposto a quelle di Fabio Cunctator, v. oltre p. 571.
      (*) Rispetto a C. Claudio censore del 169 v. Liv. XLI11, 16 sqq. Anche la censura di Appio Claudio nel 136 avrebbe dato luogo a gravi dissidi. Secondo unPais, Storia di Roma. Voi. I. - Parte II. 36


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Claudio Appio Claudio Tiberio Sempronio Sempronio Anziché Appio Claudio Appio Claudio Tiberio Gracco Appio Claudio Appio Claudio Spurio Cassio Appio Claudio Mucio Scevola Licinio Crasso Gracco Cfr Val Basti Marcio Spurio Cassio Tarpeio Sestio Fabio Rulliano Fabio Cunctator Rispetto Claudio Appio Claudio Storia Roma Cfr Cfr Liv