Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. Vili. - DALLA RESA DI NAPOLI ALL'lNTERV. DI PIRRO.
osserviamo che quanto si afferma rispetto alla nobile condotta costituzionale di Q. Fabio Rulliano, il quale in modo affatto stereotipato avrebbe cercato rinunziare a vari consolati, e che in omaggio al principio del decennale intervallo di tale magistratura, non avrebbe accettato l'iterazione della censura, ci guida a conclusioni affatto analoghe a quelle teste conseguite anche dal lato cronologico. 0)
Un esame un poco accurato delle gesta di Rulliano mette in evidenza che a costui furono attribuite le imprese di Fabio Cunctator, ossia del rivale di Annibale. L'uno come l'altro sarebbero stati consoli cinque volte e due volte dittatori. (2) A proposito di
(*) Fabio Rulliano rinuncia al consolato per il 299, Liv. X, 9; per il 298 ib. X, 13, 8 (dove si dice che volle rispettato l'intervallo decennale per la nomina a console) per il 296, X, 15, 9; cfr. per il 295, X, 22. Egli avrebbe pur cercato impedire l'elezione di suo figlio Fabio Gurgite a console per il 292, Val. Max. IV, 1, 5. Sulla sua rinunzia all'iterazione della censura, Auct. de vir. ili. 32.
La legge dell'intervallo decennale del consolato, (indicata anche da Cicu-ronb, Cat. Mai. 6, 16, ove parla del secondo consolato di Appio Claudio: a cum inter duos consulatus anni decem interfuissent, „) sarebbe sorta nel 342 secondo gli annali che riferivano i plebisciti Gemici. Ma lo stesso Livio, VIII, 42, 2, dubitava di ciò; e la critica di codesti plebisciti li rivela evidentemente falsi v. s. p. 276. Codesta legge sull'intervallo decennale non solo è falsa rispetto al 342, bensì anche agli anni di cui qui ci occupiamo. Ciò provano gli stessi fasti consolari della tradizione.
Infatti, per citare solo qualche esempio L. Papirio figura nel 326, 320, 319, 815, 313. C. Iunio nel 317, 313, 311, Q. Fabio nel 322, 310, 308, 297, 292, Postumio per il 305, 294, 291, M'. Curio è console nel 275 o nel 274, Q. Emilio e C. Fabricio lo sono nel 282 e nel 278. Per gli auui anteriori alla seconda guerra punica vediamo L. Manlio nel 256 e nel 250 A. Manlio console nel 244 e nel 241. Nel 210 a. C., in vista del pericolo prodotto dalla venuta di Annibale si stabili: u ut quoad bellum in Italia esset, ex iis, qui consules fuissent, quos et quotiens vellet, reticiendi consules popnlo ius esset, „ Liv. XXVII, 6, 7, e si sarebbe citato l'esempio di ciò che si sarebbe fatto nel 291 per l'elezione di Postumio e della continuazione del consolato di Q. Fabio Cunctator nel 215 e nel 214 a. C. Ma è chiaro che se vi fu periodo per cui tale dispensa doveva essere stabilita, era quella delle guerre sannitiche. Del resto, come vedremo meglio in seguito, ri-sulta dal complesso che le leggi di questo genere sorsero in età posteriore a quella delle guerre sannitiche. Essa fu violata anche nel III secolo, v. ad es. per il 156. Su ciò che in proposito scrisse Catone il vecchio v. oltre.
2) Q. Fabio Rulliano è detto console per il 322, 310, 308, 297, 295, dit-
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (617/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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