Storia di Roma di Ettore Pais
574 CAP. Vili. - DALLA RESA DI NAPOLI ALL INTERV. DI PIRRO.
ferma in quanto fra poco noteremo sul consolato di L. Cecilio nel 284, indebitamente distinto dalla pretura di L. Cecilio morto nel 285, su 1\ Decio Mure, che si diceva morto nel 279, ma che da altri si faceva conquistatore di Volsinì nel 2G5 a. C., ed in generale sui vari eponimi di questi anni. Così ciò che si racconta sul tribuno C. Elio, al quale, dagli Italioti di Turi, sarebbe stata innalzata una statua, grazie all'aiuto fatto ad essi accordare contro i Lucani, fa pensare che la liberazione di Turi è pure ricordata due volte, ossia per il 286 ed il 282, e che nel 286 figura come console un C. Elio, che forse non è diverso da C. Elio tribuno della plebe, onorato dai Tu-rini. Così in fondo si riferiscono ad una sola magistratura e ad un sol anno le gesta di M. Popilio Lenate, presentato ora come tribuno della plebe, ora come console. (x)
Quale e quanta incertezza regnasse ancora intorno ai particolari relativi alla storia interna di questo periodo appare dalla narrazione intorno alla legge Ogulnia sulla promiscuità dei sacerdozi, approvata nel 300 a. C., la quale avrebbe concesso ai plebei di occupare le alte cariche sacerdotali. Livio racconta che, allorquando la legge fu approvata, i pontefici patrici sarebbero stati quattro e quattro gli auguri. E siccome egli partiva dal concetto che il numero degli auguri dovesse essere dispari, affinchè ognuna delie antiche tribù ne avesse un pari numero, suppone che, per la morte dei due auguri patrici, il numero di costoro fosse appunto ridotto a quattro. Poco dopo aggiunge che furono eletti pontefici i plebei P. Decio, P. Sempronio, C. Marcio, M. Livio, auguri C. Genucio, P. Elio, M. Minucio, C. Marcio, T. Publilio. Ma queste notizie, che hanno vanamente affaticato la mente di tanti critici, dimostrano come a Livio mancasse una tradizione sicura sui fasti sacerdotali di codesto tempo, e rappresentano in parte le ricostruzioni degli eruditi dell'età varroniana. L'esame delle notizie a noi pervenute, oveC) Sui fasti di questi anni e sulla confusione tra tribuni della plebe e consoli v, oltre in questo capitolo. Su Tulio e C. Elio e sulla doppia versione della liberazione di tale città v. s. p. 448, n. 1 ; 449, il. 1 sg. Non è fuor di proposito notare che i consoli del 282 ricompaiono per il 278, così come quelli del 806
ritroviamo nel 288.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (621/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
Cecilio Cecilio Decio Mure Volsinì Elio Italioti Turi Lucani Turi Elio Elio Tu-rini Popilio Lenate Ogulnia Decio Sempronio Marcio Livio Genucio Elio Minucio Marcio Publilio Livio Tulio Elio Livio
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