Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAP. Vili. - DALLA RESA DI NAPOLI ALL'iNIZRV. DI PIRRO.
      sarebbe tentati di pensare ad una di quelle anticipazioni che già notammo per i " carceres „ del Circo Massimo, che si dissero fatti nel 331, e che per esplicita dichiarazione della tradizione più autorevole sorsero invece nel 174, (*) infine ad un'anticipazione simile a quella relativa alla stessa fondazione del Campidoglio, sorto verso la metà del secolo IV, ed attribuito al principio del V. (2) Dopo la presa di Yeio, se non al tempo dei mitici Tarquini, vennero trasportate a Roma le quadrighe fittili, che ornavano il frontone del tempio di Giove Capitolino. (3) Dal pensare che nel 296 un'opera di bronzo, come generalmente si pensa dai moderni, abbia sostituito le quadrighe fittili, ci tratterrebbe la notizia sicura: che ancora al tempo di Pirro la statua di Summano, che ornava appunto il frontone del Campidoglio, era di terra cotta. Tuttavia quest'ultima notizia, a parte se le quadrighe degli Ogulnì fossero fittili o di metallo, ci porge forse modo di comprendere il valore della tradizione. Poiché negli anni in cui Pirro combatteva in Italia ed in Sicilia un fulmine frantumò la statua di Summano, vale a dire del più antico Giove-Vulcano, che stava sul fastigio del Campidoglio, è naturale che si sia allorasitae ab aedilibus curulibus C. Livio et AL Servilio Gemino Queste notizie parrebbero stare al di sopra di qualunque critica e sospetto. Eppure altrove Livio, XL, 34, 5 (cfr. Val. Max. II, 5, 1), afferma che solo nel 181 fu dedicato a Roma: 41 quae prima omnium in Italia est statua aurata Ciò non toglie che di statue dorate dedicate nel Campidoglio, oltre che nei passi relativi al 204 ed al 192 avesse parlato pure per il 190 a. C., Livio, XXXVII, 3, 7.
      I noti versi di Plauto, Trinumm. 83 sqq., in cui si fa menzione della corona di Giove: * ex Capitolio qui in collimine adstat summo „ non v'è ragione di riferire alla dedica del 296 anziché alle quadrighe del 204. 11 Trinummo, come è risaputo, non fu rappresentato prima del 194 a. C. Occorre infine osservare che l'opinione generalmente ammessa che le quadrighe del 204 e dal 192 non fossero poste sui frontoni ma in qualche altra parte non determinabile del tempio, parte dal presupposto che sino dal 296, e sui frontoni del Campidoglio, fossero state collocate le quadrighe metalliche degli Ogulnì. Invece ci è esplicitamente affermato che gli edili curali del 193: u clipea inaurata in fastigio Iovis aedis posuerunt, „ Liv. XXXV, 10, 12. (1 V. s. p. 318; 558.
      2) V. s. p. 182 sgg.
      (:5) Fest. p. 274 AI, s. v. Ratumena porta; Plin. XH. XXVIII, 16; XXXV, 157; Plut. Popi. 13, cfr. s. p. 179.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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