Storia di Roma di Ettore Pais

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      CAUSA DELLE VERSIONI DIVERGENTI OD OPPOSTE.
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      e nel 319, (*) la dittatura ed il consolato di un Valerio nel 301 e nel 300, (2) il consolato o la legazione di Gn. Fulvio nel 302 o nel 298, (3) i consolati e la legazione di M. Valerio e di P. Decio nel 312 e nel 310, di cui uno figura come console, l'altro come pretore, nei 308, (4) di un Decimo Bruto nel 292 o nel 291. (5) A ciò in realtà vanno pure ricondotti il consolato e la maestranza dei cavalieri di un C. Iunio nel 313 o nel 312. In breve, salvo il caso in cui un dittatore fosse trasformato in un console o viceversa, gli annalisti,
      (x) Liv. Vili, 40, 2; IX, 4, 7; 15, 9.
      (2) Il 301 a. C. è uuo dei quattro anni dittatori dei Fasti. Cfr. Liv. X, 5, 13: * consul ex dictatura factus M. Valerius. non petentem atque adeo etiam absentein creatimi tradidere quidam, et per interregem ea comitia facta; id unum non ambigitur, consulatum cum Apuleio Pansa gessisse „. Sulle pretese degli Apulei, v. s. p. 38. Sulle pseudo gesta di Valerio v. lo stesso Livio, L c. 13; cfr. s. p. 528.
      (3 Gn. Fulvio, che è console nel 298, vinti i Sanniti, secondo la versione accolta da Livio, X, 12, trionfa stando agli Atti trionfali, nello stesso anno sugli Etruschi, e nel 302 è legato nell'Etruria Liv. X, 4, 8. Ma dallo stesso Livio, X, 5, 13, risulta che le gesta etrusche di quell'anno erano negate da alcuni annalisti.
      M. Valerio e P. Decio sono consoli nel 312, Valerio lotta contro i Sanniti, Decio resta a Roma ammalato, e contro gli Etruschi si nomina come dittatore un Iunio, che poi non ha occasione di combatterli, Liv. IX, 29. Nel 310, Valerio e Decio sono legati di Q. Fabio durante la guerra etrusca, e gran parte del merito di questa sarebbe spettato ad essi, meutre per il 308 (il 309 è un anno dittatorio che manca a Livio) sono fatti P uno console, l'altro pretore. Nel 308 a Decio tocca daccapo PEtruria ed accorda quella tregua di qnarant'anni ai Volsiniensi, che ricompare poi nel 294, Liv. IX, 40 sq.; X, 37. Che se per il 308
      Puno è detto * praetor, „ l'altro 14 consul, „ va ricordato che questi due termini per questi tempi si rivelano come equivalenti; sul che cfr. oltre.
      * (5) Il console D. Bruto nel 291 sta rispetto al suo legato Sp. Carvilio nel 291 (Liv. X, 47; Zonar. Vili, 1) cosi come il consolato del medesimo Spurio Carvilio sta rispetto alla legazione di D. Bruto nel 293. (Liv. X, 43). Questa conciliazione e fusione di gesta è quella medesima per cui Q. Fabio Gurgite, console succeduto nel 293 al console L. Postumio, nel 291, è proconsole, mentre L. Postumio, che l'avrebbe obbligato a rinunziare, è daccapo console. Sono duplicazioni degli stessi fatti, e perciò la città di Cominio si diceva assediata o da Postumio o da Fabio Gurgite nel 292 o nel 291 o presa dai consoli del 293 fLiv. X, 43; Dion. Hal. XVII-XVIII, fr. 4 sq. cfr. s. p. 541j. Così la legazione di Q. Fabio Rulliano verso suo figlio fa rammentare come all'uno ed all'altro fossero attribuite su per giù le medesime gesta come edili curuli nel 231 o nel 295, v. s. p. 314 sg.; 591.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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