Storia di Roma di Ettore Pais

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      054 CAP. Vili. - DALLA RESA DI NAPOLI ALL' INTERV. DI PIRRO.
      spetto alla cronologia ed al nome dei capitani, ma anche al colorito politico. Allorché si discorre della mala fede dei Sanniti a Sa-trico. della superbia e della ribellione campana, abbiamo traccia di tendenze nazionali comuni a quasi tutti gli annalisti; e può anche pensarsi che queste siano sorte per scolpare i Napolitani delle più antiche ostilità verso Roma. Ma quando, in opposizione a questi racconti, leggiamo che i Campani si mostrarono benevoli verso i Romani umiliati per la recente onta Caudina, ovvero vediamo che gli Apuli ed i Marsi, a seconda delle diverse narrazioni, sono rappresentati nelle contraddittorie condizioni di amici sinceri, o di infidi federati, ovvero di aperti nemici, è chiaro che siamo di fronte ad autori i quali, per ragioni che non è più agevole ristabilire, avevano interesse a presentare sotto un certo punto di vista, anziché sotto un altro, la natura delle più antiche relazioni fra Roma ed i suoi alleati. 11 che non si spiega solo tenendo genericamente conto dell'età tarda in cui si cominciò a narrare la storia romana, ma ove si pensi a quei fatti contemporanei, che rispecchiando in parte le lotte di cui essi erano la continuazione, esercitarono una certa efficacia sull'esposizione delle vicende più antiche. Non può cader dubbio che, mentre i racconti più vetusti rammentavano trattati di alleanza rinnovati più volte con i Sanniti e con gli Apuli, derivi dalle redazioni più recenti l'affermazione che codesti popoli fecero una vera e propria " deditio „ verso i Romani. (l) Così è probabile che solo dalle fonti più antiche si parlasse della condotta benevola dei Campani verso i Romani. Codesto benevolo contegno, seppure, come è credibile si verificò, non era inspirato del resto da affetto verso Roma, ma dall'interesse dei Campani stessi, che erano contemporaneamente rivali dei Greci di Napoli e nemici dei Sanniti. L'alleanza campana-romana era cementata da relazioni di parentela e di affinità fra la nobiltà dei due Stati, di cui troviamo chiare le traccie sino all'età di Annibale ed alla rivolta del 216, anzi sinodopo la distruzione dello Stato di Capua. (2) Tutto fa pertanto ere-
      1 V. p. 238; 303; 353; rispetto ai Sidicini cfr. a p. 247.
      ¦ Y. s. p. 228 sgg,; p. 544, n. 1.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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