Storia di Roma di Ettore Pais

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      VARI STRATI DELLA TRADIZIONE.
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      de re che si colleghi con la versione più vetusta la notizia che i Campani ebbero parte della preda dopo la vittoria sui Sanniti del 310 a. C. (x) Non è difficile invece comprendere come, dopo la distruzione del Comune di Capua, sia sorta la tradizione che in ogni circostanza parlava della superbia dei Campani e del mal animo di costoro verso Roma: superbia e mal animo di cui non si discorreva solo ove si raccontavano le guerre con i Sanniti, ma persino a proposito dei primi decenni della repubblica, ossia per il tempo in cui le stirpi sabelliche conquistarono Volturno, la città che precedette Capua. (3) È quindi possibile che sia più vetusto il racconto che pai-lava dei Campani fedeli nel 318, anziché quello che sapeva della loro ribellione nel 314, sebbene nel testo liviano queste due versioni serbino traccio di posteriori rimaneggiamenti. Con l'esistenza di codeste due versioni, una più vetusta, l'altra più recente, sembra collegarsi il racconto intorno alla cittadinanza accordata ai Campani essendo consoli Veturio e Postumio (334 a. C.), poiché esso sta in opposizione con quello della catastrofe Caudina avvenuta sotto uno dei due consolati di codesti medesimi personaggi. (3)
      Dell'efficacia degli avvenimenti più recenti sulle narrazioni relative alle vicende dei IV secolo abbiamo avuto indizi frequenti nel racconto delle guerre sannitiche. In più di un caso abbiamo constatato come ciò che è attribuito al IV secolo si comprenda solo ove si tengano presenti le vicende dei secoli II e del I, quali ad esempio la rivolta di Capua del tempo di Annibale o quella guerra sociale avvenuta pochi decenni prima che Licinio Macro, Valerio Anziate, e Claudio Quadrigario, componessero i loro annali. Così è evidente che con l'intenzione di rappresentare i pregi dell'antica costituzione e degli antichi Romani devoti alle istituzioni ed allo Stato, si glorificò la condotta di Q. Fabio e di quel L. Papirio, il quale non combatteva se non con il favore degli dei, e che a stento
      (l) Liv. IX, 40, 17.
      (-; Liv. IX, 6, 5: * superbia»! iugenitani Caiiipa»is ,, ; ib. 40, 17; efr. IV, 52, 6 ad a. 411 a. C.
      (3) V. s. p. 507, n. 1; 510 sgg.


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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