Storia di Roma di Ettore Pais

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      STRATI PIÙ VETUSTI DELLA TRADIZIONE
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      dell'esemplare pietà dei valorosi Papiri. (*) Considerando anzi come i Papiri siano stati fra i più antichi pontefici e fra le genti che con ardore attesero al culto ed alla compilazione delle sacre leggi, non è fuor di proposito la congettura che la pietà di L. Papirio Cursore fosse additata come degna di imitazione negli stessi Annali Massimi. I Papiri furono infatti tra le genti che, conseguito il pontificato, ebbero parte cospicua nella formazione di codesti monumenti letterari. Che essi abbiano contribuito notevolmente alle falsificazioni della storia romana dimostra il fatto che pretendevano di aver dato uno dei più antichi pontefici o dell'età regia o del principio della repubblica, e persino il primo " rex sacrifìculus „. A quel Papirio, che sarebbe stato pontefice dopo la caduta dei re si attribuiva anzi la compilazione delle leggi regie, ossia del codice
      (*) Si cfr. Liv. Vili. 30, 2 ad a. 325: " nanique Papirius dictator a pul-lario monitus cum ad anspicium repeteudum Romani profìcisceretur, „ con ciò che è riferito per la battaglia di Luceria del 320, in cui Papirio dice: u auspicia secunda esse, Tarentini, pullarius nuntiat „ IX, 14, 4, con Liv. IX, 38, 15, (dove ricordandosi la creazione di L. Papirio a dittatore si menziona la 4 curia Faucia „), e con Liv, X, 40, 10, ad a. 293. dove si racconta che, essendo sorta discussione fra i pullart sul significato dei segni ed avendone avuto notizia Sp. Papirio, costui: 4 iuvenis ante doctrinam deos spernentem natus, „ avvertì il fratello, il console L. Papirio. Se non che il console, osservando che a lui erano stati annunziati segui favorevoli (il 4 tripudimi) „), dichiarò che al caso responsabili verso gli dei sarebbero stati i sacerdoti bugiardi e: u centurionibns deinde imperavi^ uti pullarios inter prima signa constituerent Poco dopo si menziona il corvo, che diè augurio di vittoria, ed il u pocillum mulsi „ ih. 42, 7, dedicato a Giove, di cui parla anche la fonte annalistica di Plinio, XIV, 91. Un fatto in parte simile si racconta anche per il tempo di Trasibnlo, Xknoph. Hell. II, 4, 18. Non v'è però ragione che ci induca a vedere nel racconto sulla battaglia di Luceria Pimitazione di un aneddoto greco, dacché ciò può essersi ripetuto più volte anche a Roma. L'unica notizia che ci sia esplicitamente indicata come derivante dagli Annali Massimi, apd Gell. XA. IV, 5, parla delle menzogne dei sacerdoti puniti; (cfr. su un fatto simile Dion. Hal. IV, 59 sq.) E racconti autentici di questo genere abbiamo per età storica (v. ad es. Cic. de deor. orat. II, 4, 11;. La condotta più ardita attribuita a L. Papirio di fronte ai pullarì ricorda, d'altro canto, le dichiarazioni di Quinto Fabio detto poi Cunctator, Cic. Cat. Mai. 4, 11. Giova infine rilevare come il contegno dei Papiri sia opposto a quello del console Claudio del 249 a. C., che fu vinto a Drepanum, e come tale diversità di contegno verso gli dei dovesse porgere materia di confronti e di considerazione agli annalisti ed ai sacerdoti romani.
      Pais, Storia di Roma. Voi. I. - Parte II. 42


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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




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