Storia di Roma di Ettore Pais
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CAP. Vlir. - DALLA RESA DI NAPOLI ALLINTERV. DI PIRRO.
stato lacero della tradizione non ci concede ristabilire quali rapporti incedettero in questi ed in altri casi analoghi tra le scritture di Catone e quelle di Ennio, il quale, in fatto di cultura ellenica, fu in certo modo maestro del primo. (*) Tali rapporti è più facile intuire che dimostrare. Ne più agevole sarebbe rintracciare quali e quanti fra i tratti poetici e religiosi, che si notano nel l'acconto della battaglia di Sentino, debbano attribuirsi alle più recenti tradizioni degli Annali Massimi ovvero ad Ennio, quali appartengono a costui anziché a quel poeta Accio, che parlando di questo fatto d'armi glorificava la virtù dei Deci. (2) Alcuni degli elementi poetici, che assai spesso s'incontrano nella narrazione della battaglia di Sentino, possono infine appartenere tanto ad Ennio quanto ad un annalista come Fabio Pittore. (3) E fra gli annalisti più antichi, che trattarono
(*) Che Catone il Vecchio parlasse ampiamente di M\ Curio e di Fabricio, e che anzi fosse consueto recarsi là dove Curio aveva avuto la dimora per ispirarsi alla memoria di quel personaggio, apprendiamo da Cicerone, d. r. p. Ili, 28, 40; Cat. Maì. 15, 55, e da Plutarco, Cai. Mai. 2.
(2) Un esempio sicuro sulla somiglianza delle notizie di Ennio e di Catone rispetto alle vicende di Manio Curio ricaviamo da quanto ci è detto sui Sabini che si recarono da costui per corromperlo, Ekx. apd Cic. d. r. p. Ili, 3, 6: cfr. Cat. apd Cic. Cat. Mai. 16, 55 sq. 11 confronto di quest'ultimo passo con il precedente e con Plut. Cat. Mai. 2, mostra che in questo punto Cicerone non lavora di fantasia, ma porge notizie tolte alle u Origini r di Catone. Un frammento di Ennio relativo alle guerre sannitiche, è conservato in Acrone, ad Horat. ep. II, 2, 97 ad 172 Vahlen: u bellum aequis manibus nox intempesta diremit, _ e può ad es. aver relazione con quanto Livio, X, 12, 6, dice per l'anno 298. Ma con altrettanto diritto può esser riferito ad altro fatto ed anno.
Un frammento di Ennio il Woelfflin, nel rhein. Museum, L (1895;, p. 152, crede di vedere con certezza in Livio, IX, 41, 18 nella frase: * gladis geritur res, „ che è di sapore enuiano. Ma ciò che al dotto latinista pare sicuro, è semplicemente possibile. 11 colorito e la dicitura poetica del passo di Livio sono però innegabili.
(3) Fra i principali elementi poetici che figurano nella battaglia di Sentino
mabbiamo la u devotio r di Decio Mure, di cui fu già discorso (v. s. p. 260 sgg.; 431, n. 2 , la comparsa della lupa e del cervo, la descrizione stessa della battaglia. Che tutto questo racconto sia stato esposto e rimaneggiato secondo fonti in parte recenti, risulta da quanto si nota sulle molte legioni romane, che avrebbero preso parte a tal battaglia (cfr. s. p. 642, n. 3\ Invece quanto si narra sui carri gallici pare rispondere alla verità. Per lo meno questi sono rappresentati nelle magnifiche terracotte trovate a Civit'Alba, nella regione soprastante all'antica Sentino,
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (727/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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