Storia di Roma di Ettore Pais

Pagina (737/795)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      090 CAP. Vili. - DALLA RESA DI NAPOLI A Li/ 1NTJGKV. DI PIRRO.
      ticlie, che a noi si presentano come schietta narrazione romana, al pari di quelli sulle posteriori battaglie di Eraclea sul Siri o di Àusculum, non siano che travisamenti di racconti ellenici. Lo stato più che frammentario della tradizione non ci concede approfondire 1111 fenomeno, che è appena lecito intuire. Che quanto indichiamo in modo vago si sia verificato, deve necessariamente ammettere chi, tenendo presente che i primi vagiti della storiografia romana oltrepassano forse appena di una o due generazioni l'età di Annibale e di Fabio Pittore, e che la tradizione orale non poteva serbare memoria troppo particolare ed ordinata dal lato cronologico di fatti avvenuti una o due generazioni innanzi, non voglia cancellare come interamente falso tutto ciò che ci è narrato sulle gesta del popolo romano, risalendo dalla fine del IV alla metà del Y secolo, a. C., in cui già di Roma faceva menzione il siracusano Antioco. (*) Che ciò che supponiamo risponda al vero, provano i particolari sulla presa di Napoli, di Turi, le notizie sili rapporti diplomatici fra i primi ed i Tarantini, notizie che a torto sono da taluno considerate quali allargamenti della tarda annalistica romana. (2)
      Ma se è appena lecito integrare nelle linee generali la natura ed il modo di manifestarsi di questa più o meno indiretta dipendenza della primitiva annalistica romana dalla storiografia greca, siamo tuttavia in grado di stabilire che gli scrittori posteriori, sempre più intenti a glorificare il popolo signore della terra, sdegnarono confessare e mettere in evidenza tal fatto. Dopo
      (*) V. s. parte I, p. 16 sg.; 141 sgg.
      (2) Sa Ieronimo, Antigono, Callia e Timeo, primi narratori della storia romana, v. s. parte I, p. 16 sgg.; sulle fonti tarantine e campane v. s. p. 486 sgg.
      Fra le notizie che possono derivare da fonti sannitiche-tarantine va notato quanto Cicerone, de off. II. 21, 75, afferma sul detto di C. Ponzio (cfr. s. p. 518, il. 8). Ciò messo in rapporto con Cat. Mai. 12, 41, de off. Ili, 30 109, prova che v'erano racconti tarantini su guerre anteriori dei Romani contro i Sanniti guidati dal saggio Ponzio, di cui a noi non è arrivato notizia. Ora, anche ammesso che codesti racconti non avessero grande valore, risulterebbe sempre con quanta poca ragione da molti oggi si pensi, che gli allargamenti, che scorgiamo negli scrittori romani, siano frutto della tarda annalistica, anziché riproduzione od anche rimaneggiamento di invenzioni anteriori (cfr. s. p. 485 sgg.)


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino
1899 pagine 746

   

Pagina (737/795)




da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche




Eraclea Siri Annibale Fabio Pittore Roma Antioco Napoli Turi Tarantini Sa Ieronimo Antigono Callia Timeo Cicerone Ponzio Cat Romani Sanniti Ponzio Ili