Storia di Roma di Ettore Pais
(>92 CAP. Vili. - DALLA RESA DI NAPOLI ALL'lNTERV. DI PIRROqualche scrittore greco. E sebbene l'incerta cronologia di questi anni ci consigli ad essere cauti, siamo nondimeno in grado di intravedere quali e quanti interessi i Rodi avessero ancora nel III secolo nella Sicilia e probabilmente anche lungo le coste della Campania. Dall'altro lato consideriamo come verso il 310-307 Cartagine fosse fieramente assalita in casa propria da Agatocle, e come i Tirreni, i Sanniti, i Celti, vale a dire i nemici di Roma, fossero tra i mercenari che in quel tempo porsero aiuto al principe siciliano. È vero che si parla di soldati mercenari; ma per il 307 si discorre anche di una flotta di diciotto navi; codesti aiuti erano pertanto tra quelli inviati pubblicamente dalle città etnische. La notizia che anche i Cartaginesi, verso gli stessi anni, traevano mercenari dal-rEtrurìa, non porge dati inesplicabili e contraddittori. Le città tirreniche erano ostili fra loro; alcune dovevano favorire, altre osteggiare Cartagine. E fra quelle, che verso il 307 avevano inviato le loro navi a prò di Siracusa a danno della città punica, è probabile riconoscere le nemiche di Roma, che in quel decennio vediamo guerreggiare contro i Russellani ed i Volterrani. Qualche anno dopo, verso il 299, vale a dire dopo la partenza di Cleonimo dalle coste d'Italia, Agatocle si impadroniva di Crotone, di Corcira, e, stretta relazione ed alleanza con i Peucezì e gli Iapigi, favoriva la pirateria di costoro. (2) Gli annali di Livio, che, per le ragioni dette, accennano bensì con insolita diffusione alle gesta di Cleonimo, ma che, facendo menzione delle gesta di Alessandro di Epiro, si soffermano più a
(*) Rispetto alla data del terzo trattato punico, che Livio ricorda per il 306, è forse il caso di notare che l'anno 307 e 306 erano saltati da Calpurnio Pisone, il quale, in tal modo, non raccontava, per quello che sembra, la guerra contro gli Eroici del 306. Su Demetrio Poliorcete, v. s. p. 296, n. 3.
Le relazioni dei Rodi con i Romani sino dal 307 circa, sono attestate da Polibio, XXX, 5, 6; quelle con la Sicilia sino al III secolo sono pure affermate da questo storico, v. la mia Storia d. Sicilia e d. 31. Grecia, I, p. 235; 616. Sui Rodi nella Campania, v. s. p. 472, n. 2.
C2) Sui rapporti internazionali di Agatocle con i Tirreni, i Sanniti, i Celti,
i Liguri, e gli Iapigi, v. Diod. XIX, 106; XX, 5; 11; 61; 64; XXI, 3. Sul pirata tirreno Postumio e sulla flotta greca che nel 349 comparve davanti alle coste del Lazio, v. quanto osservo nei miei Studi Storici} II (1893), p. 429 sgg.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (739/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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