Storia di Roma di Ettore Pais
l'età delle guerre sannitiche e la storia precedente. 701
Emilio Mamerco, console vinto nel 483 dai Volscì, e soccorso da un Fabio, si ferma a Longula a curare i feriti, così come un console Marcio nel 310, ferito dai nemici, ripara nella medesima località, dove gli viene in aiuto il dittatore eletto dal collega Fabio. (l) Ancor più evidenti sono le duplicazioni relative alle pseudo vicende del 480, dacché l'aneddoto relativo al console Manlio, che cade da cavallo mentre combatte contro i Veienti, è quello medesimo che ci è raccontato a proposito di quel Manlio, che avrebbe incontrata un'identica sorte nella guerra etnisca del 299. Esso rammenta anzi in parte le gesta del console Manlio del 241, cosi come ciò che in tale anno fu fatto da Lutazio, collega di costui, fu anticipato per i tempi di Camillo. In simil modo alla metà del IV secolo fu attribuito ciò che originò il cognome di Imperioso di T. Manlio, console nel 235 e nel 224. (2) Può discutersi se quel Fabio, che sarebbe stato con-
(1) Cfr. Liv. IX, 39, con Dion. Hal. Vili, 85.
(2) Abbiamo già osservato che ciò che si dice avvenuto al console Gn. Manlio caduto da cavallo nel 480 nella guerra contro gli Etruschi, Dion. Hal. IX, 6, è la prolessi di quanto si afferma accaduto nella campagna etnisca del console T. Manlio nel 299, Liv. X, li, 1. Se non che, anche il fatto riferito al 299 non sembra attendibile, e forse è il caso di pensare al console A. Manlio, che combattendo nel 241 contro i Falisci, fu dapprima vinto in una battaglia equestre, Zonar. VIII, 18. Così la presa di Falerì fatta dal collega di costui nel 241 dette ansa a fingere il ben noto aneddoto di Camillo, conquistatore di questa medesima città, v. s. p. 130 sg.; 120; v. le considerazioni che espongo a p. 614 sg.
Rispetto alle guerre etrusche codeste anticipazioni sono frequentissime. Cosi il sacerdote etrusco ricordato per la guerra veiente del 480, Dion. Hal. IX, 80, è quello medesimo che ricompare per il tempo dell'assedio di Veio (v. s. p. 25). Allo stesso modo il processo intentato dal tribuno Genucio contro A. Manlio e L. Furio consoli del 474, Liv. II, 54, ricorda le gesta romanzesche attribuite a Manlio Capitolino, a Camillo, ed a Genucio nel secolo IV, v. s. p. 262 sgg.
Anche la tregua di quaranta anui stipulata con i Veienti nel medesimo anno 474, Liv. I. c., che da critici eminenti, come il Niebuhr, soleva considerarsi come cardine circa le relazioni internazionali, e doversi mettere in rapporto con la sconfitta degli Etruschi nelle acque di Cuma, rappresenta una di quelle tregue stereotipate di quaranta anni, di cui si fa cosi di frequente menzione per il secolo IV, v. s. p. 519, n, 1. Nel caso del 474 va anche tenuto conto che in Diodoro, che pone in tal anno la battaglia di Cuma, l'anno varroniano 474 a. C. corrisponde al 469 a. C.
Intorno alle anticipazioni relative a Manlio Imperioso v. s. p. 154; cfr. 108.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (748/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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