Storia di Roma di Ettore Pais
714 CAP. Vili. - DALLA RESA DI NAPOLI ALL'lNTERV. DI PIRRO.
Agli uomini politici dell'antica Roma non riusciva ingrato leggere lunghe orazioni, dove trovavano esposte teorie costituzionali, cosi come il lettore moderno cerca cognizioni o diletto in un libro di viaggi, e, ama talora trovare espresso persino nei romanzi, un complesso di idee su certe forme sociali vagheggiate o combattute dai suoi contemporanei. Gli uomini politici del partito conservatore, speravano infondere con gli annali, il rispetto alle idee politiche da essi rappresentate. In questo modo credevano dimostrare che i più illustri campioni del popolo romano avevano costantemente sostenute le medesime idee. Q. Fabio Yibulano nel V secolo e Q. Fabio
o di uomini liberi, fatti in occasione dei funerali di un capo illustre, rientrano nella categoria delle usanze primitive di tutti i popoli dell'antichità, ed anzi di quelle che si osservano a proposito dei vari popoli viventi allo stato selvaggio o, come da taluni si suol dire, di natura.
E ovvio infatti pensare ai funerali di Patroclo, in cui si sgozzano i prigionieri troiani ed alle usanze dei Celti, Diod. V, 28 sgg., e degli Iberi, Liv. XXVIII, 21. Quanto anzi Livio osserva a proposito del duello funebre dei duci iberici Corbis ed Orsua, ossia che in origine a codesti ludi fuuebri, che si trasformarono poi nei ludi gladiatori, prendevano parte uomini liberi, si spiega con le credenze religiose dei popoli primitivi e con gli onori che si rendevano al defunto, a cui si davano compagni e servi nella nuova dimora sotterranea.
Il disprezzo della propria vita, di cui si trova ricordo cosi frequente fra i Galli e gli Iberi, v. ad es. Posid. apd Athen. IV, p. 154 a, che parla appunto dei ludi gladiatori simili ai romani più vetusti (cfr. Diod. L cStrab. Ili, 165 C), ha pure un perfetto riscontro in ciò che i Greci nel II secolo, come Euforione di Calci de apd Athen. l cnotavano intorno ai Romani (v. s. p. 261, n. 1) e con ciò che, sia pure con parole più dignitose, sul dispregio della propria vita dicevano gli stessi Romani di quell'età, Cat. apd Cic. Cat. Mai. 20, 75.
Se l'amore del sangue dura fra i Romani sino in età tarda, ciò va spiegato con il fatto che lo sviluppo etico e civile romano è di molto in ritardo di fronte a quello greco. Sicché, sotto un certo punto di vista, il romanismo rispetto
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all'ellenismo, fu ciò che più tardi l'invasioni germaniche furono di fronte alla latinità. Tuttavia fra alcune stirpi greche, come i Macedoni, di tali costumi gladiatori si trova ricordo per età relativamente recente, v. Diyll. apd Athen. IV, p. 155 a. Se anche oggi, nelle plaghe del Lazio e nelle meno civili regioni d'Italia, il coltello ha parte cosi truce ed importante, di tal costume la causa non va cercata, credo, con alcuni sociologhi, nella degenerazione o nella esistenza di * zone malate, „ bensì nella cristallizzazione di condizioni primitive. Questo fenomeno rappresenta un perpetuarsi di forme barbariche e rudimentali. Così, rudimentale è la coscienza, la cultura, il vestito e la capanna del pastore, che oggi abita alcune parti della Campagna, o delle regioni vicine.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (761/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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