Storia di Roma di Ettore Pais
718 cap. viii. - dalla resa di napoli all 1nterv. di pirro.
Dignità e grandezza accompagnano sempre questo popolo privilegiato, non solo di fronte ai nemici, ma anche nelle interne discordie. Nel racconto delle contese nel Foro si parla, è vero, di una serie di fantastici processi, che sono l'eco di quelli della posteriore età storica, in cui i magistrati romani furono talvolta puniti. Ma gli annalisti rilevavano con orgoglio come le sedizioni romane si fossero compiute senza spargimento di sangue cittadino. Che se a proposito di Verghila o del giovane Publilio si presuppone un delitto, questo non avrebbe fornita l'occasione di repressioni violenti, come suole avvenire per tutte le rivoluzioni, di cui la stessa storia di Roma dette poi saggi così abbondanti, al tempo dei Gracchi, di Siila, e di Cesare. (*) La pretesa saggezza del più antico popolo romano è anzi contrapposta alle violenze dell'età graccana, appunto perchè furono le reali condizioni storiche del tempo dei Gracchi, quelle che dettero ansa a favoleggiare su tale prudenza ed amore cittadino dell'età più vetusta.
Gli Annali Massimi, tanto è dire il catechismo ufficiale della storia nazionale, e le narrazioni dei vari annalisti, sia pure con mezzi e con scopi particolari diversi, sotto questo lato nel fondo si trovavano di accordo e miravano ad un comune line patriotico. (2) Falsificazioni analoghe si compiono rispetto agli ordinamenti militari del diritto privato; e la pseudo-storia romana dal VII al V secolo, come buona parte della quasi storia dell'età successiva, somiglia un poco a quella serie di principi o sacerdoti, ricordati talora nelle letterature medioevali, che, a seconda del caso, furono più o meno valorosi ed esperti, dei quali nessuno fu fellone od imbelle, o che furono tutti dediti alla preghiera ed a convertire gli infedeli. (3)
Questo quadro della più antica storia romana non risponde certo^ Ciò risulta in modo evidente da quanto osserva Appiano, l. c. I, 2; cfr. Liv. IV, 9, 8; Cic. de leg. Ili, 19, 44.
(2) Sull'efficacia morale espressamente ricercata dagli annalisti v. s. parte I, p. 124.
Si pensi ad esempio da un lato alle glorificazioni degli Amali e dei Goti di Jordanes, o meglio di Cassiodoro, dal l'altro a quelle degli arcivescovi delia chiesa Hammabnrgense fatte dal canonico bremense Adamo.
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Storia di Roma
Parte Seconda
di Ettore Pais
Carlo Clausen Torino 1899
pagine 746 |
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Pagina (765/795)
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da: Storia d'Italia dai tempi più antichi alla fine delle guerre puniche
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