Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      nlò III. Pontefice di grnn pello , prescelto sulla fino del 1377.. e Riddilo di Ilahspurch ( progenitore doli' augusta Casa di Austria) Re de Romani. Vedevano entrambi di mal cuore clic Carlo padrone di florido Regno , di ragguardevoli Stati oltremonti , di buona parte del Piemonte, del Regno di Tunisi, clic rendtito avoa a se tributario, con delle pretensioni sul Regno di Gerusalemme , e sul Principato di Antiochia , in -virtù della rinuncio falla in favore di lui nel 1277. da Maria figlia di Melisma , quartogenita d' Isabella sorella di Balduino IV. la facesse, da Signore in Roma , di cui .durava ad essere Senatore: in Toscana, della quale- denoniinavasi Vicario:: c sollo lo specioso titolo di Pacificatore tendesse ad impadronirsi di tutta 1' Italia con tanto maggior facilità quanl' egli riputato era il sostegno de' Guelfi , allora , preponderanti . Grande influenza avea Carlo esercitata nella Corte Pontificia sotto i predecessori, di Niccolò : ma questi , clic particolari ragioni d' inimicizia nutriva verso di lui , non si lasciò dominare ( Murai, ad an. 1278. ). Era stalo Ridolfo tenuto a bada da Ottocaro Re di Boemia , quale sconfitto c morto nelle vicinanze di Vienna , ai 26. Agosto 1278 , ei fa in grado di Occuparsi con maggiore serietà ed imponenza delle cose d' Italia. Già i diplomatici tiri dei due Gabinetti aveano obbligato .Carlo a rinunciare sì al Vicariato di Toscana , clic alla carica di Senatore . Temendo di peggio , e vociferandosi la discesa di Ridolfo in Italia per 1' Imperiale incoronazione ; la politica prudenza esigeva clic il nostro Re mettesse su rispettabile piede le sue forze militari . Morto Niccolò ai 22. Agosto 1280., e nulla più avendo a temere del successore Martino IV. di nazione Francese , eletto uri 1281. pe* suoi maneggi; ruminava l'ambizioso Angioino piani di guerra conilo'il Greco Imperatore Michele Paleologo e disponendo del Papa , sita creatura, tornava ad esercitare su tutla l'Italia il primiero ascendente: quando la rivoluzione di Palermo, conosciuta sotto il nome di Vespro Siciliano, avvenuta ai 3o. o 3i. Maizo 1282. imitata poco dopo dai Messinesi, lo Scorno sofferto nel ripassare il Faro nel Settembre dell' anno slesso , senza aver potuto espugnare Messina , ed i guasti cagionati alla sua fiotta dall' armata navale di Pietro Re di Aragona , vennero a fiaccare la sua alterigia . Pietro , con cui da un pezzo erasi posto in concerto il famoso Giovanni da Prorida Salernitano ( orditore accortissimo della Siciliana rivoluzione ) avea in suo favore le ragioni di Costanza sua moglie , figlia del Re Tancredi . Volato in soccorso dogi' insorti, entrò ben tosto in possesso di tutta 1' Isola . Non fia discaro il notare clic non essendo mai più riuscito agli Angioini il riguadagnar la Sicilia ; il loro smembrato Regno cominciò ap,>oco appoco a chiamarsi di Napoli, dalla Città ove Carlo I. anche prima del famoso Ve-spero fissala aveva la residenza : denominazione tuttavia in uso , quantunque tanto impropria , quanto sarebbe 1' appellare Regno di Parigi , o di Madrid, o di Lisliona la Francia, o la Spagna , o il Portogallo . Gli Angioini medesimi non deposero per altro 1' antico titolo di Re di Sicilia, Duchi di Puglia, e Principi di Capua. Conosciuto avea, sebben tardi, il Re Carlo che V esorbitanza de' suoi dazj , delle gabelle , e confische a\ea esacerbati i vassalli : ond' e che mentre bollivano in Sicilia i tumulti , e propriamente ai 10. Giugno del medesimo anno , erasi pubblicato in Najwdi un Capitolare , col quale vietato si era ai Custodi dei passi e delle grasce di catturare, le vettovaglie , i bestiami , e gli uomini : e disegnati loro per Posti , sui confini del Regno ( dico ciò che riguarda noi ) Civitella , Casale ( forse di S. Egi-


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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1832 pagine 271

   

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